Violenza sulle donne: si torna al cinema per dire NO

ti do i miei occhi

Continua l’impegno di sensibilizzazione di “Mafalda e le altre”, associazione di volontariato di Civita Castellana, sull’argomento purtroppo sempre attuale della violenza contro le donne.

L’associazione, nata con lo scopo di diffondere una corretta cultura del rapporto tra generi nonché per diventare punto di riferimento per tutte quelle donne costrette a vivere questo angosciante disagio, oltre a promuovere manifestazioni culturali ed iniziative d’informazione e sensibilizzazione ha lanciato la prima rassegna “Cinema di genere” contro la violenza. La rassegna ha preso il via nel mese di novembre con due proiezioni, “Pane e tulipani” e “Magdalene”, dedicate al tema della donna nella società e il retaggio culturale. A dicembre “North country” e “Vogliamo anche le rose” hanno portato a riflettere sul tema dei diritti delle donne.

Nel mese di gennaio si affronterà il delicato tema della violenza domestica e dell’amore malato con altre due proiezioni. Venerdì 16 alle 21, presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico di via Francesco Petrarca a Civita Castellana appuntamento con “Ti do i miei occhi”. È la drammatica storia di Pilar che dopo l’ennesima violenza subita dal marito Antonio, decide di trasferirsi da sua sorella Ana portando con sé suo figlio Juan. Antonio però non si dà pace e cerca in tutti i modi di farsi perdonare dalla moglie, frequentando dei corsi per la gestione dell’ira. Pilar ci ricasca. Dopo aver notato un apparente cambiamento nel marito, decide di tornare a vivere con lui. Ma si troverà ad affrontare altre violenze da parte del coniuge, che arriverà a chiuderla nuda fuori dal balcone. Dopo questa umiliazione, Pilar decide definitivamente di lasciarlo e denunciarlo.

Venerdì 30 gennaio alle 21, sempre presso l’Aula Magna, sarà la volta di “Pomodori verdi fritti”. Si tratta di un film contro i cliché della società, contro la violenza sulle donne. Evelyn, depressa donna di mezza età, incontra in una casa di riposo la vivace ottantenne Ninny che le racconta la storia dell’amicizia tra la fiera Idgy e la dolce Ruth e le drammatiche peripezie che le portarono a gestire insieme il Whistle Stop Café alla fermata di un treno che non c’è più, dove si poteva gustare la specialità locale, i pomodori verdi fritti.

La rassegna si chiuderà a febbraio con altri due appuntamenti dedicati al tema della violenza sessuale.

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