I consiglieri di minoranza presenteranno di nuovo, nella riunione di Consiglio del 30 settembre, una “Mozione per la sospensione o la limitazione delle relazioni istituzionali con lo Stato di Israele, volta a favorire la cessazione delle ostilità a Gaza e il riconoscimento dello Stato Palestinese”, nella versione elaborata dal Tavolo per la Pace di Viterbo. Si sottolinea che il testo del documento è come quelli già approvati da Consigli comunali di numerosi paesi, anche della Tuscia, città metropolitane e da sempre più Regioni. Si sa che il contributo degli Enti Locali in questo caso è simbolico, ma rilevante per contribuire alla promozione della pace, che non dovrebbe avere un colore politico. Nello stesso Consiglio Comunale, in risposta a questa mozione, ne verrà presentata un’altra che fa genericamente riferimento a tutti i conflitti nel mondo. Appare così un tentativo di buttare tutto in confusione, facendo apparire “di parte” considerare solo la situazione di Gaza. Generiche frasi per la pace nel mondo, paternalistiche e standardizzate, che non possono che essere condivise, non richiedono certo alcun coraggio e rimangono lettera stampata su un foglio. Altro è accogliere con fermezza quando già richiesto, su un evento specifico, da illustri istituzioni internazionali e che diventerebbe un precedente unico: nella mozione del Tavolo per la Pace si fa riferimento alle numerose risoluzioni dell’Assemblea Generale dell’ONU, alle ordinanze emesse dalla Corte di Giustizia, ai mandati di arresto per esponenti del governo israeliano e di Hamas emessi dal procuratore della Corte Penale Internazionale, alla posizione delle più alte autorità morali, tra cui Papa Leone XIV e il nostro Presidente della Repubblica.
Non ci sembra poi fuori luogo sottolineare il nostro sgomento nel vedere il manifesto di Fratelli d’Italia, partito i cui esponenti sono al governo della nostra città, in occasione dell’appuntamento per il tesseramento 2025, che ritrae la foto di un bambino evidentemente nei panni di un aviatore, che attraverso occhiali da pilota guarda il cielo con un sorriso, accompagnata dal motto “Restare coraggiosi”. I bambini nelle zone di guerra guardano il cielo con il terrore negli occhi in attesa di sapere se la loro vita si fermerà in quel momento, non con il sorriso sereno che traspare nella foto del manifesto, “restare coraggiosi” potrebbe per loro essere un problema, mentre per noi nelle nostre calde case la cosa rimane molto più semplice… Auguriamo a tutti bambini del mondo colpiti dalla ingiustificabile violenza perpetrata dagli adulti, di resistere in attesa che qualcuno abbia il coraggio di rinnegare la guerra, come atto definitivo di distruzione di ogni umanità.
I consiglieri di minoranza del Comune di Vetralla






















