Scout in festa anche Viterbo. Il Papa: “Fate ponti, non muri”

Udienza speciale del Pontefice agli scout il 13 giugno. Circa 100 mila i pellegrini col fazzolettone, soprattutto giovani, sono accorsi per ascoltare le parole di Bergoglio: “Siete chiamati a fare i ponti, e non i muri come succede nella società attuale”. I ragazzi hanno chiesto a Francesco una Chiesa più pulita Tra le decine di migliaia di scouts, c’è chi parla di 100 mila, che hanno partecipato in piazza San Pietro all’udienza speciale con Papa Francesco. Anche il nutrito gruppo di Viterbo partito il mattino alle 6.30 in treno da Porta Fiorentina Paradiso, Santa Barbara molti gruppi che già sono pienamente integrati nella loro realtà diocesana e parrocchiale, come quelli giunti da tutta Italia per ascoltare le parole di Papa Bergoglio. La lunga attesa si era trasformata in una festa con canti e testimonianze da parte di persone e gruppi provenienti da tutta Italia, continuata all’arrivo del Pontefice. Nel tripudio di gioia a entusiasmo degli scout, Papa Francesco ha subito compiuto un lungo giro in jeep scoperta tra i settori gremiti. “ Non vantatevi, mi raccomando, ma voi siete una parte preziosa della Chiesa in Italia”. Con queste parole Papa Francesco si è rivolto ai 100 mila scout dell’Agesci in piazza San Pietro. “Forse i più piccoli tra voi – ha detto il Papa – non se ne rendono bene conto, ma i più grandi spero di sì!”. Lo scoutismo, ha sottolineato, offre “un contributo importante alle famiglie per la loro missione educativa verso i fanciulli, i ragazzi e i giovani”. Il Papa ha ricordato come i genitori che affidano i loro figli all’Agesci, “perché sono convinti della bontà e saggezza del metodo scout, basato sui grandi valori umani, sul contatto con la natura, sulla religiosità e la fede in Dio; un metodo che educa alla libertà nella responsabilità”. “Questa fiducia delle famiglie – ha scandito – non va delusa! E anche quella della Chiesa: vi auguro di sentirvi sempre parte della grande Comunità cristiana.

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