Riqualificazione della Sala Anselmi, diventerà il polo culturale dei paesi della provincia

di Luciano Costantini

Sala Anselmi_cover

“Una perla di via Saffi potrà finalmente tornare a brillare”. La perla è la chiesa di Santa Croce dei Mercanti, meglio conosciuta a Viterbo come Sala Anselmi. Cuore pulsante di quel centro storico che non riesce a decollare. Un edificio di mille anni, più o meno, segnati da alterne vicissitudini: alla chiesa fu annesso un portico che ospitava botteghe di macellai; fu abbellita da messer Angelo Tavernini, tesoriere del Patrimonio, per farsi perdonare dall’accusa di avarizia che gli veniva mossa dal popolo; appartenne all’Arte dei Mercanti e poi dei Calzolai. Mille anni, ma sostanzialmente portati bene. Semmai aveva bisogno di diventare un polo culturale nel cuore della città, dopo che per decenni ha ospitato saltuariamente mostre, rassegne le più varie, una biblioteca. Insomma, un’attività spot che non poteva garantire un futuro importante, soprattutto in funzione artistico e culturale. E come pilastro per la rinascita del centro cittadino. L’amministrazione provinciale ha pensato bene di fare della Sala Anselmi un sito polifunzionale. Costo 300.000 euro, possibile apertura la primavera del prossimo anno. Il progetto è stato presentato a palazzo Gentili dal presidente della Provincia Alessandro Romoli, dal suo vice Pietro Nocchi e illustrato dall’architetto Damiano Amatore, che ha diretto la squadra impegnata nella operazione di riqualificazione. “La sala al piano di 108 metri – ha spiegato l’architetto Amatore – sarà trasformata da spazio espositivo a spazio multimediale. Sfruttando poi l’altezza della sala si è pensato alla creazione di un soppalco con struttura indipendente in metallo con travi a vista e vetro. In tal modo sarà raddoppiata l’area espositiva”. “La sala Anselmi, la sala Benedetti e il piazzale esterno di palazzo Gentili – ha sottolineato il vice Pietro Nocchi – diventerà il polo culturale dei paesi della provincia”. “Riqualificare, mettere a disposizione, far rivivere il centro storico: questo è il nostro obiettivo”, ha insistito il presidente Romoli. “Siamo determinati – ha puntualizzato – a fare la nostra parte nella valorizzazione del patrimonio della amministrazione provinciale che deve diventare una grande opportunità e non un gravame per la collettività. In questo momento siamo l’ente più resiliente del mondo”.

Sala Anselmi_tavolo

Sala Anselmi_2

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI