QdA 2020 presenta Vago Fiore, l’evento di Francesco De Grandi su Santa Rosa

di Nicole Chiassarini

L’evento è stato presentato il 21 agosto nel cortile di Palazzo dei Priori, organizzato per la XXIV° edizione del Festival Quartieri dell’Arte. Presenti: il drammaturgo Gian Maria Cervo, l’assessore alla cultura Marco De Carolis ed Eleonora Rava per il Centro Studi Santa Rosa.

L’evento speciale è realizzato in collaborazione con il Monastero di Santa Rosa e con il Centro Studi Santa Rosa e con il patrocinio del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa. Sostengono il Festival il Mibact- Direzione Generale Spettacolo dal Vivo e la Regione Lazio.

Vago Fiore, il progetto vuole ri-immaginare una processione del 1690 della Macchina di Santa Rosa, un evento molto importante per i viterbesi, sia dal punto di vista religioso, sia da quello laico.

“Santa Rosa da sempre è una figura inclusiva, la si può vedere e comprendere in diverse prospettive – ha spiegato Gian Maria Cervo. Nell’anno in cui non potrà esserci il passaggio della Macchina, ci è sembrato giusto fare questo omaggio che è strutturato come una specie di sogno che rappresenta il trasporto della Macchina di Santa Rosa nella fine del Seicento. Abbiamo voluto immaginare in trasporto della Macchina che avvenne alla fine di quel secolo. Vogliamo creare un evento misterioso, capace di restituire alcuni aspetti di quel periodo”.

L’installazione avrà luogo all’interno del Monastero degli Almadiani dal 2 settembre al 15 ottobre 2020 e andrà a costruire un ambiente all’interno del quale si potrà assistere a eventi performativi di teatro e danza, per un’esperienza sensoriale completa. Il tutto con un tappeto sonoro ideato da Gian Maria Cervo e con la collaborazione di star del cinema e del teatro.

Protagoniste di questa installazione saranno le opere commissionate al pittore Francesco De Grandi. Si tratta, infatti, di nove disegni che faranno vivere allo spettatore un’esperienza connessa al passato della Macchina e della Festa dedicata alla Santa viterbese.

Inoltre alla mostra, curata da Marcello Carriero, è abbinato anche un catalogo esclusivo realizzato in 400 esemplari con interventi originali del pittore De Grandi.

“Il nostro centro come di consueto ha affrontato il tema che ci è stato proposto dal punto di vista storico con rigore filologico – è intervenuta Eleonora Rava, studiosa del Centro Studi dedicato alla Santa -. Abbiamo seguito le tappe principali del lungo processo che ha portato il comune di Viterbo a dichiarare, prima Rosa patrona della Città dei Papi, poi istituire la processione civica in suo onore, attraverso le documentazioni conservate nell’archivio comunale presso la Biblioteca degli Ardenti”.

Una grande sinergia da parte di tutte le persone che hanno voluto partecipare per portare in scena questa esperienza, ma soprattutto per permettere alla città di Viterbo di festeggiare ancora la Santa patrona, nonostante le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria.

“L’amministrazione comunale si impegnerà affinché questo evento abbia la giusta visibilità – ha infine concluso l’assessore Marco De Carolis -. Santa Rosa è un personaggio molto importante per noi viterbesi e questa mostra sosterrà alla nostra festività. Come tutti sappiamo quest’anno la macchina non passerà, ma dobbiamo assolutamente ricordarla, e lo faremo attraverso le opere di Francesco De Grandi”.

La mostra, allestista presso la ex chiesa degli Almadiani, sarà inaugurata il 2 settembre prossimo e rimarrà aperta fino al 15 ottobre.

Una parte consistente del ricavato dalla mostra sarà donato al Monastero di Santa Rosa e al Sodalizio dei Facchini per la realizzazione di iniziative benefiche.

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