Progetto Ahead con l’artista Claudia Virginia Vitari e alcune Strutture Psichiatriche di Roma per la Lotta allo Stigma della Malattia Mentale

Dal 1 Luglio ha preso corpo il nuovo Progetto di Ahead in collaborazione con Raffaella De Chirico Galleria d’Arte con l’artista Claudia Virginia Vitari e alcune Strutture Psichiatriche della Città di Roma per la Lotta allo Stigma della Malattia Mentale .Per Claudia Virginia Vitari l’arte è una forma di comunicazione,un mezzo per rendere visibile l’invisibile, affinché emergano situazioni apparentemente marginali, mostrando come esse siano fondamentali per comprendere le dinamiche più profonde e nascoste della società in cui viviamo. Il suo lavoro sfida lo spettatore a guardare oltre i confini istituzionali e le narrazioni predefinite. I progetti artistici di Vitari si basano sullo studio delle istituzioni totali (E. Goffman) e degli individui istituzionalizzati, con particolare enfasi sul confronto tra le storie personali e le istituzioni, viste come parte e specchio della società stessa.
Nel corso degli anni, l’artista ha lavorato con diverse comunità, tra cui i detenuti della sezione Prometeo della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, persone ricoverate nell’ospedale psichiatrico di Halle an der Saale in Germania, individui interessati nel progetto radiofonico antipsichiatrico di Radio Nikosia a Barcellona e persone richiedenti asilo coinvolti nelle proteste di Oranienplatz a Berlino o residenti in alcuni centri di accoglienza della capitale tedesca – in compagnia del gruppo di attivisti per i diritti civili di
persone migranti Lager Mobilisation Network.
Per sviluppare i suoi progetti installativi, Vitari conduce ricerche e interviste a lungo termine, in un lasso di tempo che può richiedere anni per essere portato a compimento. L’artista parte sempre da un esame storico e teorico, basandosi su un mix di letteratura filosofica e sociologica (e.g. Foucault, Fanon, Goffman) e testi narrativi (e.g. Kafka, Camus, Pirandello,Calvino). Tutto ciò rappresenta infatti la risonanza dei nostri valori e approcci concettuali costruiti nel tempo, che modellano il nostro pensiero.
Ne segue una documentazione di storie individuali. L’artista entra a far parte attiva di gruppi a rischio di esclusione sociale, chiedendo ai partecipanti di descriversi, raccogliendo testimonianze attraverso l’esperienza vissuta e creando ritratti e disegni. Queste narrazioni non hanno lo scopo di evidenziare la sofferenza individuale, ma quello di creare un coro di voci che possano ampliare la consapevolezza dello spettatore e normalizzare la situazione di chi vive uno stigma sociale.
Il confronto tra teoria e realtà contemporanea è fondamentale per offrire un’analisi critica e attuale dei temi trattati. Claudia Virginia Vitari è nata a Torino. Si è laureata nel 2004 a Halle an der Saale (Germania), presso l’Università di Arte e Design”Burg Giebichenstein”, dove si è specializzata in Pittura e Grafica sotto la direzione del Prof. Ulrich Reimkasten. In seguito, ha frequentato variworkshop sui metodi di lavorazione del vetro presso Bild- Werk Frauenau e Berlin Glass (Germania), Fundació Centre del Vidre (Spagna),S12 Galleri Og Verksted (Norvegia) e Pilchuck Glass School (USA) con una borsa di studio della Fondazione Alexander Tutsek.
Il suo lavoro si concentra sullo studio del rapporto tra individuo e la società e, in particolare, i suoi progetti si basano sull’analisi artistica delle istituzioni totali, attraverso una documentazione grafica che contrappone diverse storie personali all’analisi delle istituzioni. Percorsogalera (2008-2009) è stato realizzato a Torino in collaborazione conil carcere Lorusso e Cutugno. Le Città Invisibili (2010-2013), invece,nasce a Barcellona in collaborazione con l’Associazione Culturale Radio Nikosia, la prima radio spagnola organizzata da persone con diagnosi di malattia mentale. Entrambi i progetti sono stati sostenuti dal governo regionale del Piemonte .
L’artista  lavora dal 2014 a Berlino dove vive.
COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI