Modelli alimentari e prevenzione del diabete

di Gemma Moscioni*

dieta per diabetici

Negli ultimi anni, l’attenzione dei ricercatori si è spostata dallo studio degli effetti dei singoli macro – e micronutrienti o di singoli alimenti allo studio dei pattern alimentari e del loro impatto sulla salute umana. Diversi studi scientifici dimostrano che non esiste un unico pattern alimentare salutare ma esso è dato dalla combinazione di più alimenti sani (tutti i tipi di vegetali, frutta, cereali integrali, proteine di origine vegetale) e da un consumo limitato di grassi animali, zuccheri aggiunti e sale.

Esempi di pattern alimentari salutari sono la Dieta Mediterranea, la Dieta vegetariana/vegana e la Dieta DASH Le evidenze scientifiche indicano che questi modelli alimentari, ognuno con le sue caratteristiche specifiche, risultano efficaci per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e cronico- degenerative. Vediamo insieme quali sono le caratteristiche di ognuno di questi modelli alimentari.

La Dieta Mediterranea è un modello nutrizionale ispirato allo stile alimentare diffuso nei paesi del bacino Mediterraneo negli anni ‘50-60 del secolo scorso. Essa è caratterizzata da un elevato consumo di cereali, verdure, legumi, frutta fresca, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, olio di oliva come condimento e un frequente uso di spezie.  Gli effetti benefici della Dieta Mediterranea per la prevenzione di patologie cardiovascolari sono ampiamente riconosciuti, così come è ben documentata la sua efficacia nella prevenzione del rischio di neoplasie. Per quanto riguarda la prevenzione del Diabete di tipo 2 (DM2), una recente meta-analisi ha mostrato una riduzione del rischio di diabete del 19% nelle coorti che presentavano una più alta aderenza alla dieta Mediterranea rispetto alle coorti con una più bassa aderenza.

Le diete vegetariane sono modelli nutrizionali basati totalmente o in larga parte su alimenti di origine vegetale (cereali integrali, legumi, verdura, frutta e noci). Gli alimenti di origine animale sono assenti o marginali e, in questo secondo caso non comprendono mai la carne (incluso pesce e carni bianche). Le diete vegane, invece, contengono esclusivamente alimenti vegetali.  Diversi studi osservazionali in pazienti diabetici, dimostrano che le diete vegetariane rispetto alle diete convenzionali si associano ad un migliore controllo glicemico, un peso corporeo più basso e un migliore profilo dei fattori di rischio cardiovascolare. Nei paesi Occidentali, le diete vegetariane si associano ad un minor rischio di obesità e di sindrome metabolica. Il consumo regolare di carne, in particolare di carni processate, è associato ad un aumentato rischio di diabete di tipo 2. Le diete vegetariane, quindi, costituiscono una valida alternativa ad interventi dietetici convenzionali, sia per la prevenzione che per il trattamento del diabete. Naturalmente, l’adozione di una dieta vegetariana e soprattutto vegana, dovrebbe essere supervisionata da un esperto di nutrizione allo scopo di prevenire carenze vitaminiche e di amminoacidi essenziali.

La dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension) è un regime alimentare proposto per migliorare i disturbi legati all’ipertensione arteriosa. Essa prevede un basso introito di sodio ed una restrizione di grassi animali, degli alcolici, degli zuccheri e della carne rossa. Sono privilegiati, invece, alimenti quali frutta, verdura e cereali integrali. La dieta si costruisce partendo da 8 categorie di alimenti con un numero di porzioni settimanali o giornaliere stabilite. L’aderenza alla dieta DASH si è dimostrata efficace nel ridurre i livelli di pressione arteriosa in soggetti sani e in diabetici ben compensati. I benefici su metabolismo glicidico potrebbero essere ricondotti al maggior introito di fibre, fitoestrogeni e isoflavoni (derivanti dal maggior consumo di frutta e verdura), oltre che al calo ponderale indotto dalla dieta stessa.

 

gemma moscioni dentro *La Dottoressa Gemma Moscioni, Biologa Nutrizionista, si è laureata in Biologia cellulare e molecolare presso l’Università degli Studi della Tuscia (110 cum laude), successivamente perfezionata con Master Universitario di II livello in: “Nutrizione personalizzata, basi molecolari e genetiche”, presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma Tor Vergata (110 cum laude). Ha sviluppato competenze riguardanti la Nutrizione personalizzata e la Nutrigenetica, focalizzandosi sul ruolo che gli alimenti hanno nell’espressione genica dell’individuo.
Attualmente lavora come Biologa Nutrizionista a Viterbo e provincia e affianca alla libera professione l’insegnamento dell’educazione alimentare.

Dottoressa Gemma Moscioni
Biologa Nutrizionista
Studio: Viterbo -via Friuli, 18
Contatti: 329 536 6678
www.biologamoscioni.it
Pagina Fb: Dott.ssa Gemma Moscioni – Biologa Nutrizionista
Email: bionutrizione.moscioni@gmail.com

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