“Medea” di Euripide per la regia del bagnorese Pietro Gambacorta al Teatro San Leonardo

Doppia data per il nuovo appuntamento con “Persistenza” la Stagione Teatrale del Teatro San Leonardo di Viterbo. Andrà, infatti, in scena sabato 18 febbraio ore 21,00 e domenica 19 febbraio ore 18,00 “Medea” di Euripide per la regia del bagnorese Pietro Gambacorta.

Questo testo è stato portato in scena dai più famosi registi di tutti i tempi, basta ricordare Peter Brook, Robert Wilson, Ariane Mnouchkine, Luca Ronconi, e Katie Mitchell, senza dimenticare le numerose trasposizioni cinematografiche tra le quali spiccano quella di Pasolini del 1969 e quella di Lars Von Trier del 1988 ed ognuno di questi registi ha dato la propria interpretazione ed ha messo in scena la “Medea” in modo unico e originale, offrendo al pubblico diverse prospettive su questa storia antica e potente.

Abbiamo, quindi, chiesto a Pietro Gambacorta, che va ricordato è poco più che ventenne, perché hai scelto di confrontarti con questo testo tanto complesso e controverso.

Il regista ci ha risposto che “la Medea è una storia avvincente, ricca di tematiche che anche se scritte secoli fa, sono ancora oggi attuali. Dinamiche di relazione, vendetta, il vivere all’interno di una società che sembra hai nostri occhi così iniqua…. Ci tiene, inoltre, a precisare anche che secondo lui prima di scrivere un’opera originale, bisogna confrontarsi con quello che abbiamo alle spalle, se non altro come retaggio culturale, un retaggio immenso e ricco. Altrimenti il rischio è quello di creare tanti contenitori vuoti”.

Continua Pietro “Il mio punto di vista registico affronta in primis la tematica della vendetta.

Piccolo preambolo: Medea e Giasone sono due archetipi, poiché rappresentano due enormi punti di vista, quello di due grandi civiltà; quindi, nell’opera di Euripide, i due ruoli principali, sembrano quasi “disumani”. Insieme agli attori, abbiamo invece cercato di rendere i ruoli più umani, e la situazione più concreta, basata sul rapporto con la prole: entrambi non vogliono separarsi dai loro figli. Vorrei che chi assistesse alla tragedia non giudicasse immediatamente l’atto incomprensibile e disumano di Medea, ma vorrei accompagnarli in un percorso, mostrargli come i due arrivano a fare quello che fanno e ad essere quello che sono, per fare questo, è stato utile confrontarmi con un’altra versione, bellissima della tragedia quella di Seneca. Che credo sia un pioniere di quello che viene definito oggi come “teatro psicologico”.Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "SAN LEONARDO teatro 一 DOPPIA DATA! Euripide, "Medea" Di Massimo Bernardo Dolci Regia di Pietro Gambacorta Con: Jacopo Adolini Lucrezia Forni Pietro Gambacorta Edoardo Spina SABATO 18 FEBBRAIO '23 ORE 21.00 DOMENICA 19 FEBRAIO '23 ORE 18.00"

 

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Teatro San Leonardo

Via Cavour, 9 Viterbo

Teatro San Leonardo

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