Letizia Cristina Bonaparte: la principessa ribelle dal forte legame con Viterbo

Letizia nacque a Milano nel 1804, dal principe di Canino Luciano Bonaparte e da Alexandrine Bleschamp. Era nipote del famoso imperatore Napoleone e cugina di Napoleone III. Di questa principessa sappiamo che amava vivere la sua vita in maniera molto libera, ed è stata molto centrale nel gossip del tempo. Anche suo padre Luciano era così. Prima di Alexandrine ebbe un’altra moglie, e da entrambi in matrimoni ha avuto svariati figli: 9 secondo alcune fonti, 14 secondo altre. Nel 1821, Letizia sposò sir Thomas Wyse, un nobile irlandese. Il Principe Bonaparte, lasciò a sua figlia gioielli e la Villa di Viterbo, situata fuori Porta Fiorentina, una delle principali mura della città. Il matrimonio non fu privo di turbolenze, infatti fu anche rinchiusa per ben otto mesi nel convento di Santa Rosa per espiare presunti peccati. Ma nonostante ciò, la loro unione proseguì e nacquero due figli: Napoleone Alfredo (Nappo) e William Carlo. Quest’ultimo venne alla luce dopo il trasferimento della famiglia a Waterford (Irlanda) nel 1825. Tre anni dopo, il matrimonio si concluse senza divorzio, e Letizia si trasferì a Londra. Qui conobbe il capitano Studholme John Hodgsdon, con cui ebbe Maria Letizia “Studholmina”, che rimase vedova per ben tre volte. Uno dei suoi mariti fu il Presidente del Consiglio del Regno d’Italia Urbano Rattazzi. Successivamente, la principessa Letizia ebbe altri 2 figli: Adelina e Luciano. Visse nella sua villa viterbese per un po’ di anni, e morì a Firenze nel 1871. Giovanni Duprè realizzò un busto-ritratto in marmo. In origine, era posizionato nella Cattedrale di Viterbo, alla prima Cappella della navata destra, poi, nel 1952, fu rimossa la Cappella e fu collocato nel Museo del Colle del Duomo, sempre a Viterbo.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Restauro della decorazione della cappella dedicata a Letizia Bonaparte Principessa di Canino realizzata nel Duomo di Viterbo per volere della figlia, Maria Letizia Rattazzi, dopo la sua morte avvenuta nel 1871.
Gli studenti del III anno del percorso PFP1 con il docente restauratore Simone Colalucci sono stati impegnati con gli studi preliminari e l’intervento conservativo.

L’autrice*

Alessia Elena Stefanelli, originaria della provincia di Latina, amante della musica, della storia e delle arti cinematografiche, è iscritta al corso di laurea triennale in Scienze dei Beni Culturali L-1 presso l’Università della Tuscia di Viterbo.

 

 

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