Dietro il piacevole sapore dell’Amaro del Conclave prodotto dalla storica Distilleria Viterbium si nasconde una storia di famiglia con una tradizione ultrasecolare, fortemente viterbese, che vuol ricordare un avvenimento irripetibile: il conclave più lungo nella storia che durò 1006 giorni. Si svolse a Viterbo e fu anche il primo, ma che si lega anche a un amore speciale per il fondatore di questa azienda.
Quante volte l’avete gustato a fine pasto senza sapere che state sorseggiando un pezzo di storia viterbese? La storia inizia quasi otto secoli fa, con un conclave, il primo con questo nome perché fu proprio il primo in cui i cardinali vennero chiusi a chiave (clausi cum clave), durò circa tre anni così da restare il più lungo o della storia della Chiesa, oltre che famoso per lo scoperchiamento della sala del palazzo arcivescovile di Viterbo, dove i cardinali erano riuniti, per spingerli a decidersi.
“L’amaro del Conclave affermano Claudia e Paolo Cianchelli -nasce da un progetto di vecchia data, quello di creare un amaro con note “amaricanti”, dal momento che la maggior parte degli infusi hanno una tendenza dolce, come il nostro già esistente “Amaro Viterbium”.
Questa idea ci ha portato a fare delle prove e dopo numerosi tentativi abbiamo riscontrato che la china, la genziana, il rabarbaro e le bacche di ginepro dovevano essere particolarmente percettibili, in armonia con altre sensazioni olfattive e gustative. Dopo la deglutizione volevamo che in bocca restasse una nota amara ed equilibrata, per questo si percepisce la liquirizia per concludere con un caffè appena accennato.
Il progetto ha avuto purtroppo un rallentamento perché nella fase finale si è ammalato il fondatore dell’azienda Mengo Cianchelli, ed essendo la nostra una realtà a carattere famigliare, ci siamo stretti intorno a lui e abbiamo parcheggiato il progetto tanto caro sia a lui che a noi.
Purtroppo nostro padre non ha potuto vedere il progetto concluso perché è venuto a mancare nel maggio 2022 ed è così che abbiamo scelto di tardare l’uscita, per presentarlo il primo anniversario dalla sua mort ,nel maggio 2023 come dedica a lui.
L’etichetta riproduce l’immagine di Papa Gregorio X, il Papa eletto dopo il conclave più lungo e famoso della storia, ed un pieghevole applicato sul collo della bottiglia racconta l’origine della parola Conclave e la storia della sua nascita”.
Il risultato è stato davvero entusiasmante. Un segno di gratitudine dalla clientela e dal territorio. Oggi quella formula è divenuta parte di una produzione familiare.
Una storia semplice ma che dietro una bottiglia vuol trasmettere un amore di famiglia tramandato dal fondatore in una continuità generazionale. In questo Giubileo 2025 non può certo mancare, soprattutto come buon auspicio per anno speciale indetto dalla Chiesa per celebrare eventi importanti.
L’Amaro del Conclave racchiude il ricordo di un avvenimento unico con otto secoli di storia, frutto di una tradizione e un gesto di gratitudine figliale che continua a vivere in ogni bottiglia. Dedicato pure a tutti i pellegrini di speranza.


























