La White Dinner in piazza San Faustino per scoprire la Viterbo bella di sera

Di Carolina Trenta

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Si è svolta questo 23 Agosto mattina al Palazzo dei Priori la presentazione della White Dinner, una serata in cui tutti i partecipanti sono invitati a vestirsi di bianco. Venerdì 26 agosto, alle ore 20, in piazza San Faustino, si trascorreranno piacevoli ore all’insegna della cultura e della ritrovata rinascita: è questo infatti il primo degli eventi in piena regola dopo due anni di restrizioni.

 

Come ha spiegato la Sindaca Chiara Frontini, la serata fa parte degli appuntamenti previsti nell’Almanacco, che ha come obiettivo quello di far tornare i cittadini a vivere la propria città. “Viterbo è una città viva, che riparte” – ha continuato – “e ha bisogno di farlo proprio in un quartiere che da troppo tempo viene trascurato. Grazie alla cultura possiamo valorizzare le nostre eccellenze, che sono tante”.

 

A seguire l’intervento di Alfonso Antoniozzi, vicesindaco e assessore alla Cultura e all’Educazione: “Aver investito in questa iniziativa è per me una gioia, vedere le piazze che tornano a riempirsi mi riempie di orgoglio. San Faustino è uno di quei quartieri che ha bisogno di tornare alla ribalta, sarà di nuovo uno dei punti nevralgici del nostro centro storico”.

 

Ha preso poi la parola Silvio Franco, assessore allo Sviluppo Economico locale: “La linea intrapresa con ‘Viterbo bella di sera’ è quella giusta. Adesso il nostro obiettivo è quello di riqualificare quegli spazi commerciali al momento sfitti: ci sono tante vetrine sporche e impolverate, vorremmo ripulirle e metterci foto della Viterbo di una volta. A Natale i turisti dovranno passare anche fuori dai percorsi classici, l’area di Piazza della Rocca deve essere valorizzata”.

È stato dunque il turno di Irene Temperini, presidente della Pro Loco: “È ora che Viterbo torni a brillare di luce propria, che tiri fuori la sua bella anima. Io vivo nel quartiere di San Faustino e non sono una di quelle che scappa … il problema è il rapporto che abbiamo con il diverso: ci sono tante comunità che hanno bisogno di essere integrate. Mi piacerebbe che tutti noi abitanti di San Faustino tirassimo fuori quel senso di orgoglio che ci appartiene, lo stesso che tanti anni fa ci ha fatto autotassare per costruire la fontana nella nostra piazza”.

 

Ha continuato Vera Anelli, facente sempre parte della Pro Loco: “La sera della White Dinner cercheremo di trasmettere la nostra passione per il quartiere raccontandone la storia. Non tutti infatti sanno che San Faustino nasce in seguito alla distruzione di Ferento, era la nuova casa di quanti scapparono dalle macerie”.

 

Intervento fondamentale è stato quello di Don Flavio Valeri, parroco della chiesa di San Faustino e del Sacro Cuore: “La chiesa di San Faustino è una delle più belle della città, ha anche uno stupendo giardino praticamente invisibile. Mi piacerebbe lasciare la chiesa aperta più spesso, ma i tesori al suo interno hanno un valore incalcolabile. Tra questi, vorrei ricordare la statua della Madonna della Luce, al cospetto della quale si recavano tantissimi contadini prima di andare a lavorare nei campi”.

A chiusura  di conferenza , ha ripreso la parola il vicesindaco: “La sera della White Dinner la chiesa di San Faustino sarà aperta. Andateci. Dalle ultime iniziative abbiamo riscontrato con piacere che la gente ha voglia di vedere cose belle, basta solo dargli l’occasione di farlo”.

L’evento prevede una piccola quota di partecipazione. La disponibilità rimasta è molto limitata.

 

 

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