La riflessione del sindaco Arena in occasione della Festa dell’Europa

“L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”. Sono trascorsi 71 anni dal giorno in cui il ministro degli Esteri francese Robert Shuman pronunciò queste storiche parole, con l’idea di una nuova forma di cooperazione e collaborazione politica per l’Europa. E proprio in ricordo della proposta che Robert Schuman presentò il 9 maggio 1950 per la creazione di un nucleo economico europeo, che la Comunità Economica Europea adottò come “Giorno dell’Europa” il 9 maggio, in occasione del vertice tenutosi a Milano nel 1985. A distanza di decenni da quella storica dichiarazione che ha segnato la nascita dell’Europa, e dopo oltre un anno di pandemia che ancora oggi influisce sulle nostre vite e limita le nostre libertà, vorrei invitare tutti a riflettere sulle parole del nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella, riportate nella lettera sottoscritta insieme ad altri capi di Stato e inviata a tutti i cittadini dell’Unione Europea, alla vigilia di questa importante ricorrenza: “Occorre un’Unione Europea nella quale ci possiamo tutti identificare, certi di aver fatto tutto il possibile a beneficio delle generazioni future”. Tutti noi, rappresentanti istituzionali e singoli cittadini possiamo e dobbiamo dare il nostro contributo per un progetto europeo di pace e riconciliazione, elementi alla base del concetto iniziale di Europa, oggi più attuali di sempre.
Giovanni Maria Arena
Sindaco di Viterbo
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