Impiego di prodotti con diisocianati, corso gratuito per imparare a usarli correttamente

diisocinati

Nel 2020 il Regolamento UE 2020/1149 ha ristretto l’impiego dei di-isocianati (ritenuti nocivi per le vie respiratorie e per la pelle) e ha previsto che, a partire dal 24 agosto 2023, per poter utilizzare prodotti contenenti tali sostanze in quantità superiore ai valori soglia, è necessario aver prima completato positivamente un apposito corso di formazione.

Gli utilizzatori di materiali con concentrazione di diisocianati superiore allo 0.1% dovranno, pertanto, seguire apposite sessioni formative al fine di conseguire l’attestato per l’utilizzo sicuro del prodotto. La formazione obbligatoria è rivolta a chiunque usi tali prodotti, e nello specifico a tutti i datori di lavoro, preposti e lavoratori (anche autonomi) che utilizzano o potrebbero utilizzare questi prodotti nello svolgimento delle proprie mansioni.

A tal proposito Confartigianato Imprese di Viterbo organizza per il prossimo 12 luglio un corso di formazione, della durata di quattro ore (9.30 – 13.30), gratuito per tutti gli associati che hanno bisogno di ottenere l’attestato per l’utilizzo sicuro dei di-isocianati.

I diisocianati rappresentano un gruppo molto ampio di composti chimici caratterizzati dalla presenza di due unità di cianati ed un’unità di idrocarburi alifatici o aromatici; essi sono classificati in modo armonizzato come sensibilizzanti delle vie respiratorie di categoria 1 e come sensibilizzanti della pelle di categoria 1 e sono presenti in particolare in schiume, sigillanti e rivestimenti. Sono utilizzati come componenti chimici di base per oggetti e materiali in poliuretano. I prodotti che possono contenere di-isocianati sono moltissimi, in particolare: schiume poliuretaniche (ma in molte la percentuale è sotto lo 0,1%); colle poliuretaniche, il più delle volte difenilmetano di-isocianato MDI (anche qui in molte la percentuale di di-isocianato è sotto allo 0,1%); catalizzatori di molte vernici bicomponenti, non solo per le poliuretaniche ma a volte anche per le vernici all’acqua; resine bicomponenti, adesivi, sigillanti, isolanti, vernici a base poliuretanica.

Diversi gli ambiti applicativi di tali prodotti, che possono spaziare dalle carrozzerie a molte lavorazioni dell’edilizia e affini (impiantisti, serramentisti, carpenteria tetto, cappottista, imbianchini), alla produzione di mobili, produttori di materie plastiche o componentistica per l’automotive. Il primo passo da fare per capre se si ha a che fare con certe sostanze è controllare le schede di sicurezza dove deve essere indicata sia la presenza o assenza di di-isocianati, sia la percentuale del componente. Se la presenza dei di-isocianati è superiore alla percentuale del 0,1%, si può cercare di sostituire il prodotto con uno con percentuale inferiore e, nel caso non fosse attuabile questa scelta, ci si deve attenere alla normativa con un necessario e rigoroso percorso di valutazione dei rischi, formazione e addestramento specifici, sorveglianza sanitaria con individuazione dei soggetti vulnerabili.

Il corso di quattro ore si terrà mercoledì 12 luglio dalle 9,30 alle 13,30 nell’auditorium di via San Bonaventura Tecchi a Viterbo. Al termine del corso seguirà un test finale a risposta multipla il cui superamento consentirà il rilascio dell’attestato nominativo valido per cinque anni.

Per info e iscrizioni: 0761-337910/42/12 – mail: elisa.migliorelli@confartigianato.vt.it letiziacarletti@confartigianato.vt.it  e.perniconi@confartigianato.vt.it

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