Il nuovo Centro di Distribuzione Postale di Viterbo, volano per lo sviluppo e il valore sostenibile dell’area industriale

di Luciano Costantini

taglio del nastro

Novanta persone impiegate al servizio di 114.000 cittadini, 58.000 abitazioni, 4.000 attività commerciali, per un bacino territoriale di 59 zone di competenza, oltre naturalmente a Viterbo. Ecco la carta di identità del nuovo Centro di Distribuzione Postale del capoluogo che prende il posto del vecchio e inadeguato sito di via Ferroni, lungo la Cassia Sud. L’importanza della gigantesca struttura di oltre 3.000 metri quadrati in via dell’Industria va ben al di là dei freddi numeri. Assume un forte significato simbolico che affonda le proprie radici nella realtà: il complesso sorge al centro del polo industriale del Poggino. Un polo, per la verità, mai nato. Che, più esattamente, figura all’anagrafe, ma che non è mai cresciuto come era nelle premesse e nelle promesse di almeno quaranta anni fa. E’ sufficiente appena una rapida occhiata della zona e dintorni per fotografare la fatiscenza, comunque la inadeguatezza, delle infrastrutture di supporto, la quasi totale mancanza di servizi, l’incuria generale del luogo. A dispetto dell’impegno, talvolta frustrante, dei soggetti imprenditoriali che vi lavorano. Ecco perché il nuovo Centro Postale può e deve diventare il polmone industriale della città. Certamente il propellente per dargli finalmente una prospettiva importante. Anche perché rappresenta una opportunità per il capoluogo e altri dieci Comuni (Gallese, Vasanello, Tessennano, Vitorchiano, Arlena di Castro, Tuscania, Vetralla, Bassano in Teverina, Bomarzo e Soriano nel Cimino) come ha confermato la sindaca del capoluogo, Chiara Frontini, intervenuta per il classico taglio del nastro. Anzi dei due nastri: tricolore e gialloblù: “E’ importante aver aperto una struttura di questo tipo in uno dei due punti cardinali sui quali l’amministrazione sta investendo con tutte le risorse disponibili. Parlo del Poggino e del centro storico. Il nostro obiettivo è quello di svolgere un ruolo di moltiplicatore economico e innescare sviluppo. Aver individuato da parte delle Poste questo luogo per noi rappresenta un grosso sostegno. Se poi la linea è anche quella della sostenibilità ambientale e cura delle persone che vi lavorano, questo è un valore aggiunto”. “L’investimento delle Poste – spiega Natalia Folli, responsabile dell’Agenzia Recapito regionale del Lazio – è stato assai rilevante e sta a testimoniare l’interesse dell’azienda per la Tuscia”. “E ad attestare l’attenzione per la crescita dell’imprenditoria viterbese che proprio qui al Poggino ha le proprie radici”, sottolinea Alessia Stefanini responsabile del nuovo sito. Che nell’innovazione rafforza pure i propri parametri di qualità: attrezzature di ultima generazione che consentiranno di gestire meglio e più velocemente la movimentazione della posta con volumi su una media annua di circa 255.000 chilogrammi di corrispondenza ordinaria e circa 700.000 pezzi tra invii di posta a firma e pacchi. Poi grande attenzione alla sostenibilità attraverso l’installazione di un impianto fotovoltaico per una potenza complessiva di 40 kW per la produzione di energia elettrica. Infine 60 nuovi veicoli di servizio di cui 10 auto elettriche e 18 ibride, oltre a motocicli, tricicli endotermici e mezzi furgonati.

tre

due

auto in carica

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