Giulio Maira: “Dobbiamo immaginare un mondo diverso cercando di migliorarsi sempre”

Luciano Pasquini

Pelliccia_cover

Il primo ringraziamento del  commissario straordinario Paolo Pelliccia è rivolto al prof. Giulio Maira, che sceglie sempre la Biblioteca di Viterbo come luogo di presentazione dei suoi libri, in questa occasione la nuova crea tura è “Il telaio magico, brevi lezioni sul cervello” (Solferini, 2022). Al tavolo insieme a Paolo Pelliccia l’illustre professore Maira e a moderare il giornalista Carlo Piano, figlio del grande Renzo.

La biblioteca purtroppo non ha potuto fare molti incontri ad oggi, afferma aprendo l’incontro Pelliccia, per l’impegno nei lavori  di ristrutturazione in corso, ma riprenderemo dopo le feste”.

Ed ecco che comincia l’evento emozionante a cui la Biblioteca ci ha abituato ormai da anni. Dove potrà mai l’intelligenza artificiale di cui si parla? Potrà mai sostituire il nostro cervello? ha chiesto Carlo Piano all’illustre Prof. Maira  che ha risposto: “Se riuscissimo a sostituire il cervello sarebbe una cosa grandiosa- Il cervello umano è costituito da una complessa rete di neuroni. Questi neuroni fungono da elementi costitutivi del sistema nervoso, trasmettendo informazioni da e verso il cervello e in tutto il corpo. tutto quello che succede nella nostra testa è una elaborazione di contatti, si possono contare circa 86 miliardi di neuroni. Il cervello è l’organo più meraviglioso, misterioso e complesso dell’intero universo, la struttura capace di immagazzinare più informazioni, e cita le stelle come riferimento di sistema -Che cosa fa invece  il computer? “Il computer è logico ma non ha le emozioni, l’uomo ha una coscienza una consapevolezza di se stesso che nessun computer può generare”. Marra cita i grandi della letteratura con riferimenti agli insegnamenti venuti da essa,  sottolinea quanto l’emozione giochi nell’attività cerebrale. Pillole  rigeneranti di un viaggio che è quello del suo nuovo libro, Il telaio magico, brevi lezioni sul cervello” che  attraverso brevi lezioni tematiche conduce il lettore in un mondo straordinario che la scienza ha svelato solo in parte e che, per il futuro, ci riserva ancora nuove affascinanti scoperte. Una lezione davvero magistrale quella del prof Carra venerdì pomeriggio alla Biblioteca, accompagnata dalla sua voce pacata che ha attratto il pubblico di una sala conferenze colma fino alla fine.

La interessante domanda del pubblico è rivolta a Carlo Piano  in chiusura di evento: “A che punto sono  la parola e segni  a fronte della comprensività della scienza e dei contenitori del satellite? Io credo risponde Piano che l’architettura  sia uno specchio e quindi cade sul linguaggio. Il mondo vive un cambiamento continuo e il cervello  è l’espressione massima del cambiamento e il linguaggio ne riveste l’espressione massima”. Piano ricorda Italo Calvino di cui il prossimo anno si celebrano i 100 anni dalla nascita, e l’assonanza dello scrittore con l’architettura.

Dobbiamo cercare di isolare quei cambiamenti che sono contro la natura umana, esordisce il prof. Maira .- A un certo punto ci vuole sempre il ritorno al pensiero alla logica alla ragione -. I tempi lo insegnano. Dobbiamo immaginare un mondo diverso cercando di migliorarsi sempre”.

Un ringraziamento alla biblioteca viene da un rappresentante del pubblico per il libro omaggiato del prof. Maira.

La foto ricordo della platea scattata dal prof. Giulio Maira in cui ha immortalato il pubblico delle grandi occasioni  ritrovandovi anche persone che il professore ha operato che lo hanno ringraziato commosse. Null’altro da aggiungere, a proposito del  significato delle emozioni che sollecitano il nostro cervello, questo incontro è stato generativo di un pensiero intelligente.

Biblioteca_platea

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