Filiera del legno di castagno: risultati del processo innovativo

Il progetto “Innovazione di processo e di prodotto nella filiera del legno di castagno per uso strutturale: lamellare ed innalzamento delle classi di resistenza meccanica del legno massiccio” realizzato con i fondi del PSR 2007/2013, della Regione Lazio è giunto al termine. L’Università degli Studi della Tuscia e gli altri partner presenteranno i risultati finali a partire dalla ore 9.00 di Venerdì 26 Giugno, presso la biblioteca Comunale di Monte Porzio Catone (RM).

Il progetto sviluppato nel biennio 20014-2015 ha come capofila Università degli Studi della Tuscia, nella persona della prof.ssa Romagnoli, nonché quale altro partner scientifico il CNR  Ivalsa di Sesto Fiorentino. Diverse sono le realtà imprenditoriali ed aziendali del territorio regionale che vi hanno preso parte, quali La Bronca/Piangoli Legno (Canepina), l’azienda “Paniccia Legnami” (Frosinone), nonché note realtà locali quali “Monte Artemisio Legnami” (Lariano), “Artena Legnami” (Artena), e l’azienda Filippo Santovetti (Rocca Priora), con il sostegno esterno della Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini, del Parco Regionale dei Castelli Romani, nonché del Comune di Lariano, Rocca di Papa, Velletri ed il supporto dell’Associazione culturale “L’Alveare”.

Il convegno affronterà varie tematiche. Lo stato dell’arte della normativa tecnica del legno  strutturale di castagno e  della marcatura CE, verranno mostrati tre percorsi per la valorizzazione del prodotto: a) la classificazione sulla qualità del legno tondo che potrebbe aprire nuova forme di mercato, b) la classificazione a macchina del legno massiccio per aumentare l’attribuzione alle classi di resistenza meccanica, c) le  performances di travi lamellari di castagno per uso strutturale. Partendo, inoltre dal presupposto che un buon prodotto deriva da una buona produzione della materia prima e dei successivi cicli di trasformazione, ulteriore contributi riguarderanno la gestione forestale dei cedui castanili, l’organizzazione e la meccanizzazione dei processi produttivi. Nel corso del pomeriggio verranno inoltre presentati gli aspetti legati alla Timber regulation (Dir. 995/2010) strumento ormai cogente dal marzo 2013 per contrastare il commercio di legno illegale nell’UE.  Vi prenderanno parte la Conlegno-Federlegno e i sistemi di certificazione della gestione forestale avvalendosi delle esperienze dell’azienda “Vicarello” (Bracciano) e della segheria “Piangoli Legno” (Canepina).

L’incontro oltre a presentare le innovazioni sviluppate per accrescere le opportunità di impiego per questa importante risorsa naturale ed ampliare il suo mercato, intende essere un ulteriore occasione per favorire una partecipazione più attiva e inclusiva degli operatori della filiera foresta legno di castagno nello spirito di valorizzare le opportunità del PSR 2014/2020 verso uno sviluppo sostenibile del territorio.

Patrocinano il convegno il Parco dei Castelli Romani, la Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini, i comuni di Rocca di Papa, Lariano, Velletri ed Artena, l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Roma (ai cui partecipanti sono riconosciuti 0,75 crediti formativi), l’Accademia Italiana di Scienze Forestali, la  Federlegno Arredo, l’Associazione Nazionale di Bioarchitettura, nonché gli  schemi di certificazione forestale FSC e PEFC.

Per info: Capofila prof. Manuela Romagnoli: mroma@unitus.it

LA LOCANDINA

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