Tuscia In Fiore, partita da Villa San Giovanni in Tuscia la terza edizione

TusciaInFiore2024

La terra nascosta tra Roma e Toscana deve solo mostrarsi. Il presidente dell’ente del terzo settore, Tuscia in Fiore, lo dice spesso ma mai quanto la frase, ormai nota, riferita a Viterbo  La città che tengo stretta al cuore”. La sua convinzione è spesso derisa ma senza malizia, a tutti farebbe piacere vedere Viterbo meravigliosa e la Tuscia protagonista di un turismo di medio-alto rango. Ma Giulio Della Rocca è pronto a dichiarare che in realtà già succede. I borghi diventano protagonisti ed estremamente attraenti durante Tuscia in Fiore. Il primo di queste piccole realtà rurali scolpite nel tempo, anche quest’anno, è Villa San Giovanni in Tuscia del sindaco Fabio Latini sotto i riflettori sabato 4 e domenica 5 maggio. Migliaia gli ospiti e curiosi, capitati per caso o dopo un lungo viaggio per essere proprio li questi giorni. Ad accoglierli un paese tirato a nuovo con creatività ed estro. Questa terra, questa gente sanno fare cose bellissime, degni discendenti dei padri che portarono il bello nel mondo con il Rinascimento. Ovviamente sanno anche cucinare. E gli ospiti arrivati a migliaia per passare un giorno diverso ed assaggiare quanto preparato allo stand o le pizzette fritte dalla finestra apprezzano in modo uniforme.

Il gruppo che fa festa, Tuscia in Fiore, ha veterani come il professor Chiossi e tanti giovanissimi. Alla terza edizione l’evento sembra andare nella direzione di mettere in risalto i borghi volenterosi. Non manca nulla, creatività, amore per il territorio e voglia di esserne orgogliosi. Forse funziona meglio nei piccoli centri, ma Viterbo dovrebbe almeno provare a emulare Tuscia in Fiore e la voglia di abbracciare una idea attorno cui stringersi.

In arrivo Onano e Latera, 11-12 maggio, Bassano in Teverina di il 18-19 maggio e si finisce con Marta il 25-26 maggio. Ovunque fiori e gioia di vivere, sport e natura e creatività. Non mancano mai le dirette social o il quadro per la foto Instagram. I bambini sono al centro delle attenzioni: pittura esperienziale, Lego, manipolazione dell’argilla, libertà assoluta e mille attrazioni. Sembra che stia assumendo il ruolo di “evento da non perdere” nella primavera della Tuscia. La stagione finirà con il meraviglioso Peperino in Fiore dio Vitorchiano.

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