Ex Ospizio Santi Simone e Giuda nel centro storico di Viterbo: progetto fermo, il degrado avanza

Nel febbraio del 2022 la Giunta regionale del Lazio ha approvato la delibera per il recupero e la nuova destinazione d’uso del complesso immobiliare di San Simone e Giuda nel centro storico di Viterbo con un finanziamento di circa 14,6 milioni di euro del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare.

Ci saranno un collegio di merito per l’Università e un centro di accoglienza per le donne vittime di violenza. L’assessore regionale Valeriani in fase di presentazione del progetto dichiarava: “Recuperiamo un patrimonio abbandonato da tempo e in pieno degrado.”
“Un’operazione di rigenerazione urbana per l’ex ospizio dei Santi Simone e Giuda, che dovrà consentire alla città di Viterbo di riappropriarsi di un autentico tesoro del suo patrimonio storico, artistico e culturale.-Dopo venticinque anni, (a quella data) di progressivo abbandono l’antico ospizio dei Santi Simone e Giuda avrà un nuovo futuro: l’intervento di riqualificazione sarà realizzato attraverso lo strumento del Pingua e il contributo del Ministero delle Infrastrutture, interessando circa 5.700 metri quadri di superficie totale, di cui 2.500 coperti e oltre 3.200 di pertinenze esterne”.

20-4-2024 abbiamo immortalato con foto in esterno lo stato di degrado che avanza nella struttura,erba incolta, auto parcheggiate di traverso, fili penzolone, nel pieno centro cittadino, a ridosso del Liceo Scientifico Rufini. Dice un esercente di qualificata attività: “E’una condizione inaccettabile, invivibile, inguardabile”.

“Inaccettabile” lo stesso termine usato due anni fa dall’assessore Valeriani per giustificare l’investimento sul progetto dell’ex ospizio dei Santi Simone e Giuda: “Recuperiamo un patrimonio abbandonato da tempo e in pieno degrado: una situazione inaccettabile alla quale abbiamo voluto porre rimedio attraverso un intenso e proficuo lavoro di squadra, che ha permesso di coniugare al meglio le politiche urbane e quelle sociali.

Sono trascorsi due anni e niente si è mosso né si muove. (S.G.)

FOTO: TusciaUp