Didattica all’aria aperta, la proposta di Casale Ponte Sodo

Spazi gratuiti per permettere lo svolgimento di lezioni scolastiche in presenza, con la metodologia della didattica all’aria aperta, nella massima sicurezza. Questa è la proposta lanciata dal Casale Ponte Sodo – Parco dell’Olmo di Viterbo, che mette a disposizione le proprie aree per rispondere a una questione di grande attualità: il ritorno a scuola in presenza e l’esigenza di coniugare il diritto dei bambini a vivere la loro dimensione formativa in presenza con l’altrettanto fondamentale diritto alla tutela della salute.

La permanenza in aula per diverse ore, nonostante l’uso delle mascherine e il distanziamento, non costituisce una garanzia assoluta per evitare il rischio di contagio. Esistono invece numerosi e autorevoli studi scientifici che dimostrano come la percentuale di contagi che avvengono all’aperto sia bassissima, nell’ordine dell’uno per cento o anche meno. Inoltre, la mancanza di interazione sociale tra i bambini può influenzare negativamente lo sviluppo del linguaggio e di alcune abilità cognitive e avere conseguenze psicologiche anche molto pesanti. Anche il Garante dell’Infanzia della Regione Lazio si è espresso recentemente a favore della didattica all’aria aperta, ribadendo la necessità di investire su programmi didattici alternativi.

Forte dell’esperienza della scorsa estate, in cui molte famiglie hanno scelto di far trascorrere ai loro figli alcune giornate all’aria aperta al campus estivo ludico-educativo, Casale Ponte Sodo – Parco dell’Olmo lancia così questo appello alle scuole viterbesi. Nella struttura sita in Strada Ponte Sodo, alle porte della città, sarà garantito il servizio di accoglienza per le classi che aderiranno, oltre allo svolgimento di attività di relazione con l’ambiente naturale. Inoltre, gli insegnanti saranno coadiuvati durante la presenza al Casale e sarà garantita la corretta applicazione delle norme di prevenzione dal contagio da Covid-19.

Casale Ponte Sodo – Parco dell’Olmo prosegue quindi nei suoi progetti di agricoltura ecologica, educazione ambientale e cultura della sostenibilità: il motore che fornisce la motivazione per perseguire gli obiettivi prefissati è in primis la passione educativa, la certezza di dare un contributo per migliorare l’ambiente in cui viviamo.

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