Comitato di quartiere San Pellegrino: la volontà di incidere più efficacemente per preservarlo e valorizzarlo

San Pellegrino
Questo è il comunicato veicolato attraverso la propria pagina facebook dal Comitato di quartiere San Pellegrino, relativamente all’assemblea svoltasi lo scorso 14 giugno.
“Molti e interessanti gli interventi dei tanti partecipanti all’Assemblea del Comitato di quartiere San Pellegrino che si è svolta venerdì 14 giugno presso la Sala Parrocchiale della chiesa di San Pellegrino.
In sintesi, i principali temi affrontati sono stati : 1) pulizia specifica del quartiere 2) sicurezza e videosorveglianza 3) pedonalizzazione e parcheggi 4) aggiornamento su relazioni con istituzioni locali e centrali 5) iniziative per la tutela e il rilancio del quartiere.
Dalla discussione è emersa una nuova volontà di incidere più efficacemente per preservare e valorizzare San Pellegrino, che è diventato, insieme al Palazzo dei Papi, l’immagine iconica della città di Viterbo. Viterbo, in altri termini, è associata strettamente alla bellezza storica del quartiere medievale di San Pellegrino.
Per questo motivo, si richiede all’amministrazione di avviare azioni di tutela adeguate all’importanza che ha San Pellegrino per la città e per ciò che rappresenta in termini di immagine all’esterno, di identità, identificazione e potenzialità produttive.
In questa ottica, il Comitato di quartiere ha deciso di promuovere una raccolta di firme per 1) installare telecamere per realizzare una vera zona pedonale per avere maggiore tutela e sicurezza 2) ottenere garanzie di pulizia specifica consona al quartiere e a tutta la zona interessata alla tutela speciale sancita dal Piano del commercio.
E’ stato, inoltre, deciso di avviare incontri per la creazione di una associazione ad hoc di strutture di accoglienza (B&B, case vacanze, altre strutture) che si occupi di promuovere e valorizzare il quartiere San Pellegrino, mèta privilegiata della visita di turisti e ospiti.
Quanto ai problemi di sicurezza, il dialogo con le forze dell’ordine (prefettura, questura, carabinieri e polizia) si sta rivelando assai proficuo e saranno individuati due esponenti del Comitato di quartiere che saranno deputati ai rapporti con le istituzioni dello Stato centrale.
Sono state anche formulate proposte concrete, il cui obiettivo è quello di rilanciare la vita diurna del quartiere e qualificarne l’attività, quali : 1) Aumentare l’apertura di bar di giorno 2) Difendere e rafforzare la presenza di residenti con incentivi 3) Aprire la torre Scacciaricci per fini turistici 4) Creare un laboratorio di spin-off e start-up dell’Università degli Studi della Tuscia 5) Aprire una sede dell’ufficio turistico gestito dalla Francigena.
I presenti sono stati peraltro informati sull’esito dell’incontro, avvenuto il 6 giugno, tra una delegazione del Comitato di quartiere e i dirigenti dell’amministrazione comunale ed esponenti della giunta comunale (assessore Silvio Franco) e della maggioranza.
In questa occasione, al Comitato di quartiere è stata comunicata l’intenzione della giunta comunale di estendere l’orario di chiusura dei locali notturni nel centro storico nella seguente modalità (lunedì-giovedì ore 01.00; fine settimana ore 02.00).
Secondo l’assessore Silvio Franco, la situazione è sotto controllo e la giunta comunale valuta positivamente la fase di sperimentazione avviata di revisione degli orari precedentemente stabiliti dal cosiddetto Patto della notte.
Da parte dei rappresentanti del Comitato di quartiere è stata espressa e ribadita la contrarietà a una misura di allungamento degli orari di chiusura notturni dei locali perché si corre il rischio di tornare a una situazione invivibile nella quale la malamovida, nociva per i residenti, torni a caratterizzare la vita del centro storico e del quartiere San Pellegrino che per il Comitato di quartiere deve essere il luogo privilegiato dell’obiettivo della città d’arte turistico-residenziale.
Tanto più che la giunta comunale non ha in animo di aumentare i controlli notturni della polizia municipale per verificare l’osservanza delle norme prescritte ai locali e lo stato di ordine pubblico.
Il rilancio del centro storico, secondo il Comitato di quartiere, deve essere perseguito in funzione e in coerenza con la prospettiva strategica della città d’arte turistico-residenziale. Il Comitato di quartiere è favorevole a una movida compatibile con le esigenze e i diritti di residenti e ospiti.
L’assessore Franco ha, di rimando, manifestato la volontà di prendere in considerazione proposte concrete per lo sviluppo di attività diurne nel quartiere San Pellegrino. Essendo consapevole che la sentenza della Corte di Cassazione, che ha stabilito in modo inequivoco i diritti dei residenti contro la malamovida e le responsabilità a carico degli enti locali su questo tema, pone dei limiti e delle condizioni che, se non rispettate, espongono il Comune a rischio di condanna giudiziaria. In ottemperanza al verdetto della Suprema Corte, a livello nazionale i Comuni si sono dovuti adeguare introducendo misure di forte restrizione degli orari notturmi dei locali e stretto monitoraggio della movida notturna.
L’assessore Franco ha del resto ipotizzato la revisione del Patto della notte al cui interno sarebbe disposto a inserire la clausola dell’installazione di sensori per monitorare l’impatto acustico dei locali che deve restare nei limiti di legge (con conseguenti sanzioni in caso di llecito).
Il Comitato di quartiere ha poi elencato una serie di proposte concrete (già indicate sopra) nella speranze che possano essere giudicate positivamente e recepite dall’amministrazione”.
Foto di Armando Di Marino
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