Circonvallazione Almirante, Erbetti (M5S Viterbo): “Cambiare il nome della strada è un atto dovuto e necessario”

Ho seguito con attenzione gli appelli che, da più parti, chiedono di cambiare il nome della circonvallazione Giorgio Almirante per dedicarla alle vittime della Shoah.

Anche io, come il Movimento 5 Stelle Viterbo, voglio aderire a questa proposta, perché oggi più che mai è fondamentale non dimenticare. Non solo le atrocità del nazifascismo, ma anche chi, successivamente, ha cercato di portare avanti quel pensiero.

Nessun essere umano è superiore agli altri, e nessun individuo – cosiddetto umano – può arrogarsi il diritto di definirsi parte di una “razza superiore”.

Chiedere il cambiamento del nome non è solo un atto che condivido, ma un atto dovuto. Un atto dovuto e necessario.

Ho letto una nota di CasaPound in cui si afferma che, siccome la circonvallazione porta questo nome dal 2006, non vi sarebbe alcuna necessità di cambiarlo e che, per avanzare tale richiesta, sarebbe necessario candidarsi e farsi eleggere in Consiglio comunale.

A parte il fatto che non mi risulta la presenza del simbolo di CasaPound in Consiglio comunale, ciò che mi turba di questa affermazione è l’idea che per esprimere un’opinione si debba essere “un eletto”, come se ai comuni cittadini fosse preclusa questa possibilità.

Ed è proprio questo turbamento che mi ha spinto a prendere posizione e a sostenere l’appello per il cambiamento del nome. Se qualcuno ritiene che un cittadino non abbia il diritto di esprimere il proprio pensiero, significa che si considera al di sopra degli altri, e questo è inaccettabile in un Paese democratico come il nostro.

Per questo aderisco convintamente all’appello e chiedo anch’io alla sindaca Frontini e a tutto il Consiglio comunale di cambiare il nome della circonvallazione, per non dimenticare e per ribadire che nessuno può arrogarsi il diritto di sentirsi superiore.

 

Massimo Erbetti
Coordinatore provinciale M5S

 

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