Brian Stanton “Fra nuvole e vento. Gente di Civita”a New York

di Donatella Agostini

Stanton fotografo americano a civita di bagnoregio-cover

Un piccolo lembo di Tuscia si fa spazio tra i grattacieli di New York. Una Tuscia antica e affascinante, quella di Civita di Bagnoregio, ritratta in tutti i suoi aspetti dal fotografo newyorkese Brian Stanton: dal 4 marzo e fino al 15 maggio, le foto sono esposte presso il Consolato Italiano di New York  nella mostra “Fra nuvole e vento. Gente di Civita”. Brian Stanton, fotografo professionista specializzato in ritratti, ha un legame forte con l’Italia: ha studiato storia dell’arte all’Università di Firenze, e ha lavorato nel nostro paese per un decennio, collaborando con studi di design, agenzie pubblicitarie e grandi aziende. Con il suo obiettivo, Stanton ha catturato il ritmo lento delle attività quotidiane di Civita, lo spirito di comunità che pervade gli abitanti di questo borgo avvinghiato testardamente su una rupe friabile. Un paese antico di duemilacinquecento anni, che è riuscito a cambiare un destino già scritto di lento e inesorabile sfacelo, risorgendo ad un nuovo splendore, tanto da meritare la candidatura a Patrimonio dell’Umanità per l’UNESCO. Per anni il fotografo statunitense si è letteralmente immerso nel paese e nel paesaggio circostante, documentando in bianco e nero calanchi e nebbie, volti e gesti, rituali ed emozioni.  Le suggestive immagini di Stanton creano un incantevole straniamento per il contrasto tra il paesaggio urbano della megalopoli e il rimando ad un mondo antico oltreoceano, così tenacemente ancorato alle proprie tradizioni, come quello di Civita e della Tuscia intera. La mostra era stata inaugurata già due anni fa nella stessa Bagnoregio, riscuotendo un notevole successo di pubblico.

Prima di tutto congratulazioni, Mr Stanton.

Ringrazio vivamente la gente di Civita e dell’intera Tuscia, per aver collaborato e contribuito a creare il grande successo della mostra che ha ricevuto più di 23.000 visitatori in Italia, ed ora è accolta entusiasticamente al Consolato Italiano di New York.

Siamo orgogliosi che le immagini del nostro territorio possano riscuotere interesse e entusiasmo presso il pubblico americano, abituato a un paesaggio e ad uno stile di vita completamente differenti. Quali sono le impressioni dei visitatori?

I visitatori, in relazione al loro luogo di provenienza, ammirano la spettacolare bellezza del paesaggio ritratto nelle foto. Altri hanno nostalgia per uno stile di vita antico e esprimono un rinnovato interesse per le tradizioni culturali che stanno sparendo. Le fotografie della mostra parlano, in parte, della storia di gente rimasta per lungo tempo isolata, che ha poi dovuto affrontare rapidamente il cambiamento, impegnandosi tuttavia a preservare la propria cultura e le proprie tradizioni dall’invasione della natura, del tempo e dall’arrivo dei turisti. C’è un video sottotitolato in inglese che accompagna la mostra con interviste a residenti di lungo corso, e che fornisce il contesto e cattura lo spirito del loro mondo.

Si pensa a Civita come a qualcosa di estremamente concreto e “roccioso”, sebbene tanto fragile. Il titolo della mostra invece è “Fra nuvole e vento”, che ci rimanda ad una dimensione più eterea. Qual è il motivo del titolo?

Nei giorni in cui la temperatura cambia e si forma la nebbia, questo fantastico piccolo borgo sembra fluttuare nell’aria. Sono stato particolarmente ispirato dalle belle descrizioni di Bonaventura Tecchi di Civita e della valle dei Calanchi. Cito: “siamo stati a borgovecchio, in un pomeriggio fra nuvole e vento”. Da qui, l’ispirazione per il titolo. Attraversare il lungo ponte pedonale da Bagnoregio a Civita, quando le nuvole e il vento giocano insieme, in effetti è magico, e  fa decollare l’immaginazione.

Le immagini da lei realizzate ritraggono anche antiche tradizioni come la processione del Venerdì Santo, ma anche relative al mondo contadino come la pigiatura dell’uva, la raccolta delle castagne, la corsa degli asini. Quale di questi eventi l’ha colpita di più e perché?

Sono rimasto molto impressionato non tanto dal singolo evento, quanto dal testardo ottimismo e dall’incredibile senso di comunità che rinvigoriscono e danno senso ad ogni processione religiosa e  manifestazione annuale. Come fotografo, trovo gratificante catturare momenti che rappresentano secoli di tradizione.

Lei ha avuto modo di risiedere a Civita di Bagnoregio. Cosa ne pensa del territorio della Tuscia? Quali sono i suoi poli di attrazione turistica?

Per oltre tre anni ho fatto la spola tra New York e Civita, dove ho vissuto per lunghi periodi. Ho viaggiato per la Tuscia: c’è così tanto da visitare e da esplorare! Ad esempio, il Museo Nazionale Etrusco a Viterbo è una favolosa iniziazione alla cultura etrusca, e sono affascinato dalle Vie Cave.

In futuro, le piacerebbe realizzare un nuovo progetto fotografico come quello di Civita?

Vorrei documentare e fotografare altri piccoli borghi, come Lubriano, il loro “way of life”: il calore delle persone che ho incontrato qui mi spinge a ritornare. Forse il mio prossimo progetto riguarderà ritratti: ovviamente, realizzati nella Tuscia.

 

Dal 5 al 7 maggio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà a New York per una visita alle Nazioni Unite sarebbe una splendida coincidenza vederlo.

 

 

 

https://www.brianstantonphoto.com – https://consnewyork.esteri.it/it/news/dal_consolato/2024/03/mostra-fotografica-fra-nuvole-e-vento-gente-di-civita/

civita fotografo

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