Bolsena, dalla città romana di Volsinii alla Basilica di Santa Cristina in occasione della festa delle ortensie

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Domenica 16 giugno mattina, in occasione della Festa delle ortensie giunta alla sua 26esima edizione, visiteremo la città di Bolsena con un percorso che inizia dal sito archeologico romano di Volsinii e ci condurrà attraverso i freschi vicoli del borgo medievale alla scoperta dei suoi capolavori con delle tappe speciali.

L’appuntamento del mattino inizierà dalle rovine dell’antica città romana di Volsinii, per continuare il nostro viaggio con altri piccoli tesori della città come la chiesa della Madonna dei Cacciatori sorta su un aedo romano, all’incrocio di antiche vie e posta oggi sul percorso della via Francigena, con le pareti coperte di interessanti affreschi realizzati grazie alla devozione popolare sul finire del XV secolo e l’inizio del XVI, e restaurati dal proprietario Nino Botarelli per amore del luogo.

Le rovine di Volsinii si trovano nella parte alta della città non lontano dalla Rocca Monaldeschi. La città etrusca di Velzna, identificabile con l’attuale Orvieto, venne distrutta dai Romani nel 264 a.C. e rifondata presso le sponde nord-orientali del vicino lago, dove si sviluppò il centro romano di Volsinii, antenato dell’odierna Bolsena. L’urbanizzazione decolla circa un secolo dopo la fondazione della città, in concomitanza dell’apertura della Via Cassia.

La Rocca Monaldeschi e Palazzo del Drago oggi residenza privata del Principe Ferdinando Fieschi Ravaschieri Del Drago, si stagliano orgogliosi: il primo a difesa del borgo e della Val di Lago e il secondo a dimostrazione del ruolo del cardinale Tiberio Crispo, governatore di Bolsena.

Ultima tappa il monumento più celebre di Bolsena è la Basilica di Santa Cristina che nasce e si sviluppa nel luogo della sepoltura della Martire Cristina e presenta l’originalità di accorpare quattro nuclei architettonici ben definiti di epoche diverse:la chiesa collegiata di Santa Cristina dall’elegante facciata rinascimentale, l’Oratorio di San Leonardo, la Cappella nuova del Miracolo edificata a partire dal 1693 dove si conservano le quattro lastre di marmo che la tradizione vuole macchiati dal sangue prodigioso del Miracolo Eucaristico del 1263.

Dalla Cappella Nuova si entra nella parte più antica della Basilica: la Grotta di Santa Cristina articolata nella basilica ipogea dove fu ritrovato il sarcofago nel 1880 con i resti del corpo della santa e la necropoli paleocristiana del IV /V secolo d. C. chiamata catacomba.

Infine una piacevole passeggiata nell’ombreggiato viale Colesanti sotto i monumentali platani per ammirare le numerose e colorate varietà di ortensie esposte in occasione della festa.

INFO E PRENOTAZIONI: Anna Rita Properzi, 0761.434301 – 333.4912669 – annaritaproperzi@gmail.com

APPUNTAMENTO: domenica 16 giugno, ore 9.45 al parcheggio Alessandro Fioravanti, nei pressi dell’area Archeologica. Il luogo dell’incontro verrà comunicato con posizione Google. Potrete scegliere altri parcheggi gratuiti comunque comodi.

COSA VEDREMO: Area archeologica di Poggio Moscini, (aperta la mattina), Chiesina della Madonna dei Cacciatori sito privato, borgo medievale e Basilica di Santa Cristina con le catacombe (facoltative). Il percorso urbano si sviluppa per circa 2 km e mezzo.

 

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