Biblioteca Consorziale di Viterbo, gli ultimi arrivi,novità librarie per tutti i gusti

La Biblioteca consorziale di Viterbo informa delle  tantissime novità librarie per tutti i gusti,a disposizione dei cittadini ricordando  che le comunicazioni riguardanti i prestiti possono essere inoltrate agli indirizzi mail anselmi@bibliotecaviterbo.it o salaragazzi@biblioteaviterbo.it

I nuovi arrivi:

L’albero della danza,
Kiran Millwood Hargrave

Collocazione: 823 B 1052

In un’estate rovente del 1518, un’estate che porta con sé carestia e siccità, una donna, una figura solitaria e forse impazzita, comincia a danzare nel centro della piazza principale di Strasburgo. Danza per giorni, senza tregua, agitando la testa e dimenando le membra, che sembrano tirate da funi demoniache. È la fame a provocarla, la sete, la ruggine nel pane, forse il diavolo: le autorità, vescovo in testa, si affannano a cercare le cause di quel bizzarro comportamento, per evitare che minacci la vita della comunità.

Il libro blu di Nebo,
Manon Steffan Ros

Collocazione: 891 B 211

Storia di una famiglia sopravvissuta a un Armageddon situato in un futuro prossimo, nella vasta letteratura postapocalittica che caratterizza la nostra epoca, Il libro blu di Nebo spicca per originalità di narrazione e per «l’intensità e la speranza» (Publishers Weekly) che la scrittura di Manon Steffan Ros è in grado di trasmettere.

Il figlio dell’uomo,
Jean-Baptiste Del Amo

Collocazione: 843 B 716

Dopo essersi aggiudicato a soli 26 anni il Goncourt per l’opera prima con Un’educazione libertina, Jean-Baptiste Del Amo riprende a esplorare i temi che sono il cuore della sua scrittura: la trasmissione della violenza da una generazione all’altra; il confronto del mondo infantile con la brutalità del mondo adulto; l’ineluttabilità degli eventi che corrono verso un epilogo tragico inscritto nella natura dell’esistenza umana.

Gli spettri della sera,
Piera Ventre

Collocazione: 853 B 2684

Omaggiando la terra che ha dato i natali a Pavese, a Fenoglio, a Revelli, con Gli spettri della sera Piera Ventre celebra ciò che alimenta da sempre la civiltà del vivere: l’incontro tra generazioni diverse in un luogo in cui nulla risulta estraneo a chi vi dimora, nemmeno gli spettri.

Il dono della malinconia. Indagine su un sentimento
,
Susan Cain

Collocazione: 152 B 110

C’è una forza prodigiosa che custodiamo in noi e ci consente di apprezzare l’arte, di meravigliarci dinanzi alla bellezza del mondo, di stabilire connessioni profonde con gli altri. È il sentimento che più di tutti ci rende umani: la malinconia. Per fronteggiare gli ineludibili momenti di trasformazione che segnano le nostre vite, un libro pieno di illuminazioni, spunti preziosi, piccole saggezze. La luce e la vita, la felicità e l’appagamento esistono perché nel mondo che conosciamo convivono e sono legate all’oscurità, alla morte, alla tristezza. Avere un animo malinconico, perciò, significa essere acutamente consapevoli dello scorrere del tempo, della propria vulnerabilità, provare un costante anelito verso un mondo diverso. Caratteristiche spesso considerate fragilità. Ma i malinconici possiedono anche una sensibilità aumentata, uno straordinario talento nel trasformare la tristezza, il dolore e la perdita in una forza salvifica, in grado di provare un senso di gratitudine e gioia di fronte al divino, l’arte e la bellezza, in qualunque forma essa si manifesti. Per secoli si è studiata la malinconia e le sue virtù misteriose. Ora, attingendo a neuroscienze, psicologia, spiritualità e religione, Susan Cain ce ne offre una visione completa e contemporanea.

Il pozzo delle anime. Un’indagine dell’inquisitore Girolamo Svampa,
Marcello Simoni

Collocazione: 853 B 2602

Nella Ferrara ebraica, tra nebbia e segreti spaventosi, Girolamo Svampa è alle prese con un vero e proprio enigma. Tanto sconcertante da mettere a dura prova la sua formidabile razionalità.

L’errore di Aristotele. Donne potenti, donne possibili, dai Greci a noi,
Giulia Sissa.
Collocazione: 305 B187

Oggi le donne sono al potere. Dirigono imprese, governano paesi, comandano eserciti. Ne hanno conquistato il diritto. Ne sono capaci. Sono bravissime. Ma nulla va dato per scontato. I Greci hanno saputo immaginare ragazze eroiche, madri autorevoli, regine guerriere. Ma i Greci hanno anche inventato l’autogoverno di cittadini guerrieri, la demokratia. Il popolo è maschio e dev’essere virile. Ed ecco che le donne potenti diventano impossibili. La filosofia e la legge naturale attribuiscono loro incapacità decisionale, inettitudine al comando, sottomissione, vigliaccheria, incostanza, mollezza. Il maschio è focoso, impetuoso, audace, imperioso. La femmina è fredda, intelligente, vile, timida. L’uomo è un animale politico. La donna è un animale domestico. Aristotele organizza queste idee in un sistema di pensiero. Il cristianesimo ne diffonde i principi e ne rafforza il rigore.

Vi avverto che vivo per l’ultima volta,

Paolo Nori

Collocazione: 853 B 2598

 

“https://bibliotecaviterbo.voxmail.it

La Biblioteca dall’800 il patrimonio della Citta di Viterbo

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Ad oggi, lavori in corso per una Rinascita, che speriamo non tardi ad arrivare.

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