Banca di Viterbo: patrimonio solido e sostegno a famiglie e imprese

Un «granello di solidarietà». Il bilancio sociale della Banca di Viterbo conteggia, come ogni anno, il contributo per le parrocchie, per le famiglie bisognose, per il volontariato, insieme alle iniziative culturali. Ed è un «granello» che non verrà mai meno. «Il nostro impegno – puntualizza il direttore generale Massimo Caporossi illustrando le iniziative benefiche – è continuare su questa strada, come del resto facciamo da anni. Certo dobbiamo sempre tenere conto anche delle esigenze gestionali di un istituto che pure è tra i più solidi del Paese». Come dimostra un recentissimo studio dell’associazione ”Altro consumo” che ha classificato la banca viterbese al ventottesimo posto sui trecento testati a livello nazionale. «A dimostrazione – spiega il presidente Vincenzo Fiorillo – di una attività trasparente ed oculata, da 115 anni al servizio della collettività locale».
Sul versante della solidarietà la Banca ha ”speso” negli ultimi tempi tra i 250.000 e i 300.000 euro all’anno. Recentemente ha elargito 4.000 euro in buoni spesa destinati all’acquisto di generi alimentari specifici per l’infanzia. Otto i soggetti che ne hanno beneficiato: le parrocchie di S.Valentino e Ilario, della Sacra Famiglia, di S.Angelo in Spatha. E poi il Comune di Canino (per le famiglie bisognose), la Casa Accoglienza Sacra Famiglia, l’associazione Sorrisi che nuotano Eta Beta, la Casa di Accoglienza madre Teresa di Calcutta, l’associazione volontariato Caritas ”don Alceste Grandori”. «A tutte queste realtà – assicura Massimo Caporossi – non faremo mai mancare il nostro sostegno che rappresenta un granello nel pur vasto terreno della solidarietà. A garantire per la sicurezza dei 2.400 soci e dei nostri risparmiatori c’è il confortante posto nella graduatoria nazionale della solidità e robustezza patrimoniale. E poi abbiamo oltre un secolo di vita alle spalle che vale come una certezza».
(In foto: Massimo Caporossi, direttore generale)

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