Anno nuovo, vita nuova Ma ora si cerca… l’aiutino

Anno nuovo, vita nuova

Ma ora si cerca… l’aiutino

“Anno novo, vita nova!”. Antonio, uscito in giardino con la sigaretta in bocca – dopo aver preso il terzo caffè della mattinata – si stava guardando intorno con aria piena di allegria. Il tiepido sole che riscaldava le sue membra gli aveva messo in animo uno stato quasi di ebbrezza, dovuto anche all’inizio del nuovo ciclo annuale. Ma a riportarlo sulla terraferma ci pensò subito la moglie, che lo aveva sentito cinguettare come un usignolo.

“Ma quale vita nova!” partì subito in quarta. “La vita sarà quella de sempre. Co’ l’aggravante che da oggi c’avemo ‘n anno deppiù, sia io che te. Anzi, c’ad’è puro ‘r rischio che peggiori”.

“A Ba’ – replicò subito l’uomo – sei la solita che distrugge sempre tutto. Tocca puro esse ‘n po’ ottimisti… Guardà ar futuro co’ speranza. Lo dice puro ‘r proverbio: finché c’è vita…”.

“Appunto!”. Barbara non lo lasciò finire. “La vita pe’ noi due sta a diventà sempre più corta!”. Si fermò un attimo, poi riprese: “Eppoi. Guarda tutto quello che sta a succede ‘n giro per monno. La guerra in Ucraina nun c’è verso de fermalla, li prezzi so’ saliti a le stelle, le bollette der gas e de la luce nun te dico. Eppoi, ‘r  governo ‘ncoraggia l’evasori fiscali…”.

“Però ha mantenuto la regola der posse…” la interruppe Antonio.

“Perché sennò succedeva ‘n casino co’ l’Europa” ribattè Barbara. “Ma io de ‘ste cose nun ne vojo parlà. Io penzo che stamo a diventà vecchi e che c’avemo bisogno de ‘n aiutino, come dicheno quelli che stanno ‘n televisione…”.

“E allora che vorresti fa’?” chiese Antonio. “Su li fiji nun ce se pò contà. Quelli già c’hanno da fa’ troppo pe’ l’affari loro…”.

“Sì, sì. Questo ce lo so puro io” fu la risposta di Barbara. Che proseguì: “Io pensavo a ‘na colf, che ar bisogno ce potrebbe fa’ puro da badante…”.

Antonio ebbe uno scatto repentino: “Aho, io der pannolone ancora nun c’ho bisogno! Me sento ancora ner pieno de le forze!”.

“Ma io dicevo così pe’ dì” rispose Barbara con tono mansueto. “E comunque ne la vita nun se sa mai quello che pò succede. Però ‘n aiutino drento casa servirebbe proprio”.

“Vabbè, si serve…” fu costretto ad ammettere il marito. “Ma chi vorresti pijà? Mica penzerai a ‘na straniera…”.

“Arieccolo ‘r razzista!” rimbrottò Barbara. “Basta che ad’è brava a fa’ le cose. Da ‘ndo viè nun me ne fregherebbe gnente…”.

“Però – obiettò Antonio – ce sarebbe ‘r probblema de la lingua…”.

“Guarda che parecchie de ‘ste colf – replicò Barbara – l’italiano lo parleno. E sennò je lo ‘nsegnamo noi. Piano, piano…”.

“Io continuo a nun esse convinto de ‘sta cosa” commentò l’uomo. “Ma se proprio te devo dà retta, domani parlo co’ uno che conosco. Lui so che c’ha certi contatti…”.

“Antò, lassa perde…” fu la subitanea obiezione di Barbara. “A ‘sta cosa, si s’ha da fa’, ce penzo io. E te dico subbito ‘na cosa: ce dovrà avé più de cinquant’anni…”.

Antonio si fece una grassa risata: “Allora ce lo sai che ancora posso esse pericoloso…!”.

“Forse co’ l’antre” rispose la moglie. “Co’ me sei innocuo da ‘n ber pezzo. Comunque, pe’ evità discussioni seguimo quer proverbio che dice: l’occasione fa l’omo ladro…”.

“Ecco, però io la colf straniera nu’ la vojo” concluse Antonio. “E visto che tu tiri fori sempre li proverbi, te ne tiro fori uno puro io: moji e buoi dei paesi tuoi. Ad’è chiaro?”.

Barbara sorrise sardonicamente: “Sì, ma quer proverbio pe’ le colf nun vale!”. E se ne tornò in casa.

SINOSSI

“Avventure in città” era uno storico appuntamento quotidiano della Cronaca di Roma del Messaggero del secolo scorso, scritto da Giancarlo Del Re, giornalista del quotidiano romano, ma anche scrittore, umorista, sceneggiatore, paroliere e creatore di serie televisive.

Arnaldo Sassi, che con Del Re ha lavorato durante la sua permanenza romana dal 1979 al 1991, ha voluto riprendere a modo suo questa rubrica  per rinverdire il ricordo di una delle più seguite rassegne giornalistiche pubblicate all’epoca dal Messaggero.

Il primo ciclo di racconti è raccolto in un libro pubblicato da Ghelab editore prenotabile in email a: info@ghaleb.it rif. Isbn :979-12-80668-24- www.ghaleb.it

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