Lâagopuntura nel servizio sanitario nazionale, con quali contributi, vantaggi e modalitĂ . Sono i temi al centro della conferenza-confronto che chiuderĂ i quattro giorni del terzo modulo del corso di perfezionamento universitario dedicato ai soli medici in “Principi e tecniche di Agopuntura in Neurologia”, realizzato dall’UniversitĂ di Siena e promosso dallâAssociazione AMI, che si svolgerĂ da giovedĂŹ 23 a domenica 26 settembre presso lâAccademia dei Fisiocritici di Siena.
Durante queste giornate sarà presentato anche il questionario del censimento nazionale delle strutture pubbliche di Agopuntura in Italia, un momento di presa di coscienza del numero e delle tipologie dei trattamenti, delle differenze regionali e di quanto potrà essere fatto in futuro per sfruttare al massimo una terapia medica a zero tossicità , a basso costo e la cui efficacia e potenzialità non è ancora stata sfruttata come dovrebbe e come avviene in molti stati esteri.
Relatore sarĂ il dr. Carmelo Guido, anestesista e agopuntore, direttore del servizio Asl âFior di Prugnaâ di Firenze, una delle realtĂ di medicina integrata pubblica piĂš antiche dâItalia, con risultati di medicina di base particolarmente efficaci. âHo lasciato lâattivitĂ di anestesista per dirigere il Centro Fior di Prugnaâ – dice di sĂŠ il dr. Guido – ma lâintegrazione con il territorio non si è rivelata facile, perchĂŠ tutti gli ambulatori devono impiegare medici in possesso di altra specializzazione e che oggi, con il numero chiuso, tendono a diminuireâ. Guido lancia poi un allarme: âSe non si arriva a un riconoscimento dellâAgopuntura come specializzazione e perciò con lâassunzione del medico nella struttura pubblica con quella funzione, prima o poi ci troveremo veramente ad avere ambulatori vuoti o che vengono chiusiâ.
Interverranno altri importanti medici e agopuntori, che hanno svolto o svolgono ancora un’attivitĂ nel settore pubblico: il prof. Luciano Roccia, i dottori Franco Cracolici, Filippo Bosco, Vincenzo Garaffa, Ottavio Iommelli, Lucio Sotte, Stefano Vignali, che racconteranno la propria esperienza in un’ampia gamma di regioni italiane: Piemonte, Toscana, Sicilia, Campania, Marche ed Emilia-Romagna.
Il corso di perfezionamento pone al centro l’integrazione tra agopuntura e medicina occidentale, prendendo in esame le diverse teorie neurofisiologiche che sono alla base del funzionamento dell’Agopuntura, cosĂŹ come la neuroanatomia dei punti utilizzati per la terapia.
âQuesto importante corso dell’UniversitĂ di Siena â spiega Cecilia Lucenti, medico agopuntore, presidente AMI (Associazione Agopuntura Medica Integrata) e responsabile scientifica del corso – rappresenta un’occasione unica per affrontare la cura di quelle patologie neurologiche, anche gravi, che non ottengono benefici con il trattamento convenzionale. L’agopuntura offre soluzioni che vanno conosciute e utilizzate, soprattutto nel SSN. Se la modalitĂ online dei due moduli precedenti ci ha permesso di invitare grandi maestri internazionali che agiscono in una geografia medica globale, lâultimo modulo – finalmente in presenza â ci permetterĂ di procedere con la imprescindibile praticaâ.
Ai moduli precedenti hanno partecipato diverse teste di serie internazionali: il francese dr. David Alimi, massimo esponente della neuro-auricoloterapia, il dr. Poney Chiang che ha affrontato la “Neuro-meridian acupuncture”, discipline che hanno avuto una validazione scientifica, grazie ai riscontri con la risonanza magnetica funzionale. Altri docenti si sono collegati da Russia, India, Brasile e California: i dottori MK Sastry dellâIstituto di Neuroscienze di Hyderabad, Artem Emelyanov dellâUniversitĂ di San Pietroburgo, Alberto Cantidio Ferreira dellâUniversitĂ di Tianjin e James Lu, allievo del dr. Zhu, uno dei padri dellâagopuntura neurologica moderna con un metodo che ha risultati impressionanti nella riabilitazione post ictus.
AMI – Agopuntura Medica Integrataè un network formato da medici, nato nel 2018 con lo scopo di integrare lâAgopuntura con il sapere e le diagnostiche della medicina tradizionale. AMI nasce a Siena, in Toscana, regione particolarmente sensibile all’integrazione delle medicine, con il centro regionale âFior di Prugnaâ della USL e il primo ospedale italiano di medicina integrata a Pitigliano, progetto pilota per integrare lâagopuntura nella riabilitazione neurologica e ortopedica, in oncologia e in geriatrica. AMI ha lo scopo di far conoscere lâagopuntura, i suoi campi di azione e le possibilitĂ di integrazione con la medicina tradizionale. Oltre ad organizzare corsi internazionali di approfondimento, AMI si dedica alla raccolta di documentazione scientifica e allo scambio di esperienze sul campo tra medici, tra medicina occidentale e agopuntura. L’obiettivo principale è quello di promuovere cure efficaci senza effetti collaterali, soprattutto nel caso di malattie croniche – molte delle quali a base neurologica – che necessitano di terapie prolungate spesso ad alta tossicitĂ ed economicamente non sostenibili dal SSN. www.agopunturaintegrata.it



























