“Cronaca di una morte annunciata”, si potrebbe dire, prendendo in prestito il titolo del famoso libro di Gabriel Garcia Marquez, a proposito della vicenda della piscina comunale di Tuscania e della fine del rapporto tra l’Amministrazione comunale e Sport Popolare, la società che per due anni ha gestito l’impianto. Quest’ultima se ne va, denunciando che, dopo l’esecuzione, nel mese di giugno, di lavori ritenuti indispensabili per garantire le necessarie condizioni igienico sanitarie nel periodo estivo, restano ben ventisei “criticità e difformità rispetto al progetto originale” – tutte certificate da una perizia indipendente – e sostenendo che “continuare avrebbe significato gestire senza poter rispettare i principi, per noi irrinunciabili, di sicurezza ed efficienza”.
“Di fronte alla gravità di queste accuse, il Comune non può più nascondersi. Serve un’operazione verità su un’opera costata più di un milione di euro”, afferma il Circolo del PD di Tuscania, che già tre mesi fa aveva posto una serie di interrogativi, rimasti senza risposta.
“Anche in concomitanza con l’addio dell’attuale gestore, gli amministratori fanno finta di niente. Sul canale social della Lista Civica che li sostiene, si preoccupano solo di far sapere che sono al lavoro ‘attivamente per individuare la nuova gestione’. A parte il fatto, certamente non secondario, che il Comune deve doverosamente dire quale procedura intenda seguire per l’individuazione del nuovo gestore, stavolta – dice Daniela Venturi, segretaria del Circolo del PD – sindaco e giunta non possono sottrarsi alla responsabilità di fare chiarezza”.
Il PD ripropone, dunque, il lungo elenco di domande. Nella fase di realizzazione della piscina, il Comune, in qualità di committente, non aveva un Responsabile Unico del Procedimento per i controlli? Al momento del collaudo, non sono emerse le problematiche successivamente evidenziatesi? Quanti e quali lavori sono ancora da eseguire perché i cittadini possano fruire di un ambiente e di spazi, in vasca e fuori, salubri e senza rischi? E quali saranno i costi? Di chi è la responsabilità della costruzione di un impianto dimostratosi inadeguato sin dal primo giorno? Come mai il consumo energetico appare molto elevato?
Ora si aggiunge, secondo il PD, un interrogativo: quali effetti avrà, anche sul piano dei costi, la risoluzione del contratto tra l’Amministrazione Comunale e Sport Popolare?
“Chi governa Tuscania – conclude il Circolo del Partito Democratico – non può continuare a eludere queste domande. I cittadini esigono trasparenza”.





















