Istituto “Da Vinci” di Acquapendente, il Comitato dei genitori “W la Scuola” chiede un confronto con dirigente e docenti

Gelo tra la dirigente scolastica dell’Omnicomprensivo di Acquapendente Luciana Billi e i responsabili del Comitato Scolastico alto-viterbese “W la Scuola” dopo le critiche con cui la stessa ha rilevato l’aver pubblicamente evidenziato come i loro figli durante il weekend siano supercaricati di compiti dai docenti: “Ci teniamo a precisare alcuni aspetti – sottolineano in una nota informativa plasmata su ben cinque punti cardine -. Oltre che a formulare delle proposte per affrontare insieme la situazione. 1) La dottoressa si focalizza sull’identità del Comitato invece di verificare i fatti. Non si tratta di attacchi personali o politici, ma di problematiche concrete che coinvolgono direttamente studenti e famiglie. Sarebbe più utile approfondire i fatti e affrontare il tema con un dialogo aperto e costruttivo. 2) Nessuna risposta nel merito delle circolari e linee guida del MIUR. Le segnalazioni avanzate si fondano su riferimenti normativi e su situazioni reali. Una risposta concreta e mirata a tale disposizioni potrebbe contribuire a chiarire molti aspetti e avvicinare le parti. 3) L’uso tanto dei quotidiani cartacei che di quelli online come strumento di comunicazione comprendiamo che non rappresenti un canale istituzionale, ma sono in questo caso riusciti a mettere in luce le questioni con maggiore rapidità rispetto ai tempi delle vie ufficiali. Data l’urgenza della problematica, ci è sembrato il modo più efficace per stimolare attenzione e dialogo. 4) Esiste una sorta di preoccupazione di molti genitori a esporsi. Purtroppo, temono ripercussioni sui propri figli, che potrebbero essere percepiti come ‘oppositori’ al sistema scolastico adottato. Questa situazione, però, non deve impedire un dialogo sereno e costruttivo, in cui tutti si sentano liberi di esprimersi senza timore e conseguenze. 5) Crediamo che la via più semplice e immediata per affrontare il problema sia la convocazione di un Consiglio straordinario, in cui tutti i rappresentanti dei genitori possano esprimere le proprie posizioni. Questo consentirebbe un confronto trasparente e strutturato, evitando inutili incomprensioni e favorendo una soluzione condivisa. Ribadiamo che il nostro intento non è denigrare il lavoro della scuola e del personale, ma risolvere una problematica sentita da molte famiglie. Siamo certi che il dialogo e la collaborazione possano portare a risultati positivi per tutti, nell’interesse degli studenti”.

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