Vitercomix pensa al futuro, parola del presidente Diego Lazzari

Diego Galli

“È nato tutto un po’ per caso, da un incontro di idee tra Sergio Insogna, me e Marco Cannavò”. Le prime parole a proposito del festival viterbese del fumetto di un entusiasta Diego Lazzari non lasciano scampo a nessun dubbio. Sembra proprio essere stato il destino ad aver fatto incontrare i sogni che aleggiavano ormai da tempo su una città medievale che non attendeva altro che mettersi in mostra.

“La mia è una passione che porto avanti da sempre, ho la casa piena di fumetti e altri oggetti che colleziono quasi a un livello maniacale”, ci ha rivelato il presidente di Vitercomix, associazione nata proprio per dare sfogo a questa folle idea di concedere a Viterbo un appuntamento dedicato a tutti gli amanti dell’enorme universo che abbraccia il culto fumettistico. Con oltre 4.000 ingressi, la fiera tenutasi il weekend del 14 e 15 aprile presso il Centro Culturale di Valle Faul è riuscita a stupire tutti, organizzatori compresi. Ne è restato basito lo stesso Lazzari, che nel nostro “tu per tu” non ha mancato di esternare le sue emozioni: “È stata la realizzazione di un sogno, letteralmente. Avevamo preventivato un afflusso molto più modesto, ma vedere tale numero surclassato dalle reali entrate ci ha riempito di gioia. Sono stati tutti contenti, dai ‘super ospiti’, come Francesco Coniglio e la coppia Lillo e Greg, ai possessori degli stand, fino al pubblico. Il calore che ci hanno dimostrato è stato il compenso più grande che abbiamo ricevuto”.

Il presidente dell’associazione non manca di sottolineare come ci sia stato anche un buon ritorno economico, aspetto essenziale per questo tipo di eventi, che ha consentito di rientrare delle spese e mettere da parte qualcosa per il futuro. “Tutto è stato reso possibile grazie ai nostri amici e partner, che ci hanno aiutato in ogni modo. Dal Tuscia Film Fest alla Fumetteria Cartaviva, ma anche l’Associazione CLICK, La Tana degli Orchi e tutti gli altri… fra tutti la Fondazione Carivit, che ci ha permesso di utilizzare i suoi spazi. Ognuno di loro ha dato il suo contributo per realizzare Vitercomix e non vedono l’ora che arrivi la seconda edizione”.

In merito a questo, Diego Lazzari ci ha assicurato che il cantiere delle idee è già al lavoro. Non si aspetteranno 12 mesi per sentir parlare ancora di Vitercomix, anzi, presto arriveranno delle novità: “Intanto è quasi sicuro che organizzeremo una mostra personale dei disegni del professor Cordelli, ma non mancheremo di farci notare anche in altre occasioni… non c’è da preoccuparsi!”. Con l’arrivo della bella stagione, infatti, molte saranno le occasioni che l’associazione potrebbe sfruttare per mettersi in mostra, creare contatti e instaurare rapporti con gli appassionati. Lazzari, però, è cauto: “Non abbiamo fretta. Non si tratta di una gara e vogliamo fare un passo alla volta. Realtà come il Lucca Comics hanno impiegato decenni per diventare quello che sono, ma anche Viterbo avrebbe un enorme potenziale. Nel suo piccolo, Vitercomix è stato un successo anche dal punto di vista locale: abbiamo ricevuto complimenti e segnali positivi anche dalle molte attività di ristorazione del Centro storico della città, che hanno goduto del flusso di turisti generatosi”. Adesso, gli organizzatori pensano ai prossimi passi fondamentali: un sito ufficiale, la possibilità di migliorare le sinergie tra i partner e riempire gli spazi d’orario vuoti (si pensa a delle proiezioni cinematografiche serali per la prossima edizione).

Grazie a queste dichiarazioni, ci si rende conto che il capoluogo della Tuscia sembra essere finalmente maturo per allargare i propri orizzonti: “Quando pensi a Viterbo pensi alla Macchina di Santa Rosa, a Caffeina, al Tuscia Film Fest… credo ci sia spazio per pensare anche a Vitercomix. La città si è aperta moltissimo negli ultimi anni ed è bello vedere arrivare sempre nuovi turisti. Per migliorare, ovviamente, avremo bisogno di tante energie e probabilmente anche l’Associazione Vitercomix andrà espandendosi. Ad oggi conta solo quattro soci: Marco Cannavò, Sergio Insogna, Mario Tofanicchio e io, ma ci stiamo adoperando per accrescere le nostre fila, nel frattempo ci riteniamo davvero soddisfatti dei risultati ottenuti, il calore ricevuto da ospiti, amici e pubblico ci ha scaldato il cuore e dato le energie per pensare al futuro”.

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