Viterbo, dove finisce la città / vol. II, interventi artistici nello spazio pubblico

Sonia Andresano, A cura di, 2023 courtesy Cantieri d'Arte
Sonia Andresano, a cura di, 2023 courtesy Cantieri d'Arte

02dove finisce la città / vol. II a cura di Cantieri d’Arte

Sonia Andresano/ Sara Basta/ Angelo Bellobono

Nell’ambito del progetto Limine, percorsi tra urbano e Rurale, promosso da AUCS Onlus e Arci Viterbo, finanziato dall’avviso pubblico Comunità Solidali 2020 D.D. n G14743 del 7/12/2020 Regione Lazio

Le opere rimarranno visibili fino al 12 febbraio 2023

dove finisce la città è un progetto espositivo pubblico e itinerante pensato per dei luoghi liminali della città di Viterbo, individuati nell’ambito di un percorso di mappatura partecipata a cura di Interazioni urbane aps. Il progetto si è aperto ufficialmente il 22 gennaio con la presentazione dei lavori di Sonia Andresano, Sara Basta e Angelo Bellobono alla Pensilina di Viterbo e il 29 gennaio sono stati inaugurati gli interventi pubblici con una visita guidata alle opere insieme agli artisti. Da circa un mese i tre artisti hanno attivato delle pratiche collaborative con alcuni gruppi di persone che vivono o gravitano nel quartiere di San Faustino con l’obiettivo di coprodurre interventi e opere pubbliche. Le opere riaccenderanno spazi vuoti o in attesa e luoghi in stato di abbandono attraverso la costruzione di ponti e richiami con l’ecosistema rurale che circonda la città. Il progetto agisce sulla connessione tra margine sociale e fisico della città, per provare a ricucire il rapporto tra urbano e rurale e a popolare di nuove visioni alcuni luoghi della città.

Gli artisti e le opere

Sonia Andresano interviene nei locali dell’ex banca di San Faustino realizzando una videoinstallazione visibile dall’esterno che riattiva lo spazio interrogandone la soglia e la dimensione di controllo e definendolo come altrove, una visione inaspettata che capovolge le coordinate del luogo.

Sara Basta espone uno striscione che fa parte della serie di lavori Moto Perpetuo Combinatorio sulla facciata del Nido comunale che attraversa un momento di chiusura. L’artista sta conducendo un laboratorio con educatrici e genitori che verrà finalizzato con un evento che prevede l’esposizione dei tessuti ricamati durante i laboratori e la realizzazione di un “Manifesto della Cura”, in cui confluiranno le riflessioni prodotte durante gli incontri.

Angelo Bellobono realizza due interventi che riconnettono il centro storico con l’ambito periferico, rurale. Due luoghi in stato di abbandono diventano porte alchemiche verso delle aree dalla forte connotazione paesaggistica e iconica: Il Monte Palanzana e la Tagliata Etrusca che si trovano a ridosso della città murata. Il lavoro è stato realizzato al termine di una serie di attività, svolte con la collaborazione del circolo Parole a km 0, che hanno visto l’artista condurre un gruppo di residenti in una escursione naturalistica nel Parco dell’Arcionello, raccogliendo così i feedback e le suggestioni del gruppo e attraverso delle sessioni di open studio.

 

 

Sara Basta credit Alessia Calzecchi
Sara Basta – ph credit Alessia Calzecchi
Angelo Bellobono
Angelo Bellobono

Cantieri d’Arte – Public Art Project

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