Viterbo città delle cento fontane…senz’acqua

di Luciano Costantini

Viterbo città delle cento fontane… e via dicendo. Forse un conto preciso non è stato mai fatto. In fondo, che importa? Probabile che la cifra sia quella giusta, è certo invece che Viterbo è una città che può vantare fontanili, fontane, fontanelle, di tutte le specie e di qualità idrica diversa per quanto eccellente. Su questo non ci sono dubbi. C’è da precisare che negli anni molte fonti sono inaridite, contaminate, quando non addirittura cancellate, più o meno colpevolmente, dalla sete di acqua. Ma questa è un’altra partita. Adesso tutte le monumentali fontane della città sono in secco e il peperino con il quale furono realizzate – un autentico marchio dop – va lentamente e progressivamente confondendosi con il colore candido del cloro. Testimonianza inequivocabile che l’acqua non arriva più da un pezzo. Né a piazza della Rocca, né a Pianoscarano, né a piazza Fontana Grande, né a piazza della Morte, né a piazza Dante, né a piazza del Sacrario. Anche se in quest’ultimo caso il periodo di secca si conta ormai in anni più che in mesi. Cosa è accaduto? Una improvvisa siccità? Un irreparabile guasto alle tubature? Perfino un sabotaggio? Più semplicemente il Comune ha deciso di chiudere i rubinetti. Il perché è presto e concretamente spiegato: la fornitura e l’erogazione dell’acqua costano ogni anno all’erario municipale, tra i trecentomila e i quattrocentomila euro. Un esborso che va ad aggravare un bilancio già pesantemente smagrito per gli effetti del Covid. Una città senza più le sue monumentali fontane? Non proprio perché uno degli ultimi atti prima della caduta della Giunta Arena sembra sia stato quello di varare un progetto a circuito chiuso per l’alimentazione delle grandi fontane di città, risparmiando così una cifra cospicua, soprattutto in tempi di ristrettezze economiche. I lavori evidentemente stanno tardando a meno che una piccola scavatrice già operativa a piazza Dante non possa far immaginare un incoraggiante inizio degli stessi. Certo è che per un periodo verosimilmente non breve Viterbo dovrà fare a meno delle sue storiche e monumentali fontane in peperino. Il legittimo orgoglio di averne e ostentarne almeno cento nessuno però potrà cancellarlo. Siano o no a secco.

 

 

 

 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto

 

 

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