Viterbese: brusco stop e brutta squadra che affonda con il Potenza senza lottare

di Claudio Petricca

VITERBESE (3-5-2): Pini; De Giorgi, Negro, Markic; Bianchi (31’p.t. Simonelli), Bensaja (49’s.t. Menghi E.), Besea (4’s.t. Antezza), Molinaro (1’s.t. Urso), Erroci; Bunino (1’s.t. Volpe M.), Tounkara.
A disposizione: Biggeri, Vitali, Scalera, Bezziccheri, Corinti, Zanoli, De Falco.
Allenatore: Antonio Calabro

POTENZA (3-4-3): Ioime; Silvestri, Emerson, Sales (49’s.t. Di Somma); Coccia, D’Angelo, Coppola (49’s.t. Dettori), Giosa; Golfo (38’s.t. Volpe G.), Murano (28’s.t. Ferri Marini), Ricci (42’s.t. Viteritti).
A disposizione: Santopadre, Panico, Franca, Grande, Gassama, Longo, Souare.
Allenatore: Giuseppe Raffaele

Arbitro: Michele Di Cairano di Ariano Irpino
Assistenti: orazio Luca Donato di Milano e Nicola Tinello di Rovigo.
Marcatori: 16’p.t. Murano, 8’s.t. Murano (r), 31’s.t. Volpe, 35’s.t. Ricci.
NOTE: Giornata soleggiata, terreno i discrete condizioni, spettatori 1500 circa con rappresentanza ospite. Ammoniti: Tounkara, Besea, Errico, Antezza, De Falco, D’Angelo, Silvestri. Espulso al 36’s.t. Tounkara per gioco falloso. Calci d’angolo 5-3 per il Potenza. Recupero: 0’+6’.

VITERBO – Eppure il pomeriggio era iniziato nel modo migliore, un tiepido sole a riscaldare il Rocchi, la bella festa della Berretti dominatrice del proprio campionato ed applaudita in campo dall’intero stadio, la curva colorata da tanti giovani alunni ed un primo quarto d’ora che aveva illuso. Poi il black out sul gol, non certo irresistibile, di Murano che ha bloccato i padroni di casa incapaci della seppur minima reazione. Tanti errori, troppi per riprendere in mano la partita, nervosismo culminato col rosso di Tounkara. Da registrare purtroppo un bruttissimo incidente occorso a Besea trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso dopo un violento scontro di testa con un avversario, le ultime notizie comunque escludono complicazioni. Insomma un pomeriggio concluso nel modo peggiore che deve, come ha giustamente affermato con forza Calabro in sala stampa, far tornare tutti alla realtà di questo campionato durissimo dove basta poco per scivolare nelle zone minate di classifica. E allora alla vigilia di due trasferte insidiose contro avversarie in lotta per la salvezza sarebbe doveroso farsi un bell’esame di coscienza e tornare a lottare e soffrire se non si vorranno trovare spiacevoli soprese. “Io penso che abbiamo iniziato con un quarto d’ora bene – afferma Calabro in sala stampa – con due occasioni, una clamorosa con Tounkara. Dopo il gol subito ci siamo spenti, siamo andati in confusione ed era impensabile che si potesse sbagliare a livello tecnico, non siamo dei fenomeni ma nemmeno quelli da poter sbagliare così tanto come oggi. Detto questo abbiamo avuto la possibilità di cambiare la partita, eravamo riusciti in qualche maniera riaprila ed il gol preso subito dopo ci ha tagliato le gambe ed anche li non c’è stata reazione anzi tanti errori. Diciamo che è stata una partita molto strana, avevo detto qualcosa di diverso alla squadra e loro avevano la volontà di farlo, se debbo trovare la soluzione la trovo. Lasciamo perdere i play-off e pensiamo a fare subito i punti per arrivare alla salvezza. Il mio discorso era quello di avere un sogno, avere un sogno comune vediamo di avere un sogno che possa avere un nome e può darsi che questo l’abbia imborghesita. Adesso dobbiamo salvarci ed anche il più velocemente possibile. Dobbiamo andare a Bisceglie poi a Rende, di calcio c’è poco se noi pensiamo che la tattica sia la soluzione a tutto sbagliamo, soprattutto in questa categoria la foga, l’animosità, l’organizzazione, la voglia sono più importanti. Finora non avevamo fatto male pur perdendo a Catanzaro, Vibo valentia, oggi la gara non è stata positiva a livello mentale e parlo di cattiveria agonistica come nelle altre. Noi siamo questi e se giochiamo così i sette punti che ci servono non si fanno, se ritroviamo quella animosità ed agonismo da parte di tutti dal primo all’ultimo questa squadra può dare grosse soddisfazioni. Negli ultimi due mesi abbiamo sempre giocato in situazioni critiche ma quando c’è l’atteggiamento c’è tutto, bisogna lottare con il coltello tra i denti”.

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