Vellutata di broccolo romanesco e porro semplice e gustosa per single

di Leda Borghi*

Cosa c’è di più prelibato ed invernale  di  una Vellutata di cavolfiore romano e porro. immergendoci all’interno salsiccia, fonduta di formaggi e crostini?

A mio parere nulla e allora proviamola insieme.Stavolta la porzione di questo piatto unico è per single.

Ingredienti per una persona:

250 grammi di broccolo
qualche rondella di porro
20 grammi di burro
20 grammi di Castelmagno a pezzettini
20 grammi di gorgonzola piccante
15 grammi di pecorino romano
1 piccola fetta di pane raffermo
1 cucchiaio e mezzo di olio evo
mezza salsiccia
1 spicchio di aglio
sale, pepe

Procedimento
A fuoco bassissimo cuocere il porro con il burro.
Aggiungere il broccolo sminuzzato, coprire con acqua, salare e pepare.
Tagliare il pane a cubetti.
Sbriciolare la salsiccia e cuocerla dolcemente in un padellino antiaderente.
Metterla da parte. Nello stesso padellino aggiungere l’aglio, 1 cucchiaio di olio e i cubetti di pane.
Lasciarli dorare mescolandoli spesso.
Eliminare l’aglio.
Fondere a fuoco bassissimo i formaggi ai quali va aggiunta un po’ di acqua. Si deve ottenere una crema fluida e omogenea.
Frullare i broccoli e controllare la densità della vellutata. Se risultasse troppo densa, aggiungere altra acqua. Porla in una ciotola, aggiungere la salsiccia, la fonduta, i crostini e completare con un filo di olio evo.

Scoprirete il vostro piatto  ideale per scaldarsi durante questi mesi invernali con un piatto cremoso e salutare! Buon appetito. La vostra Leda

 

*Leda Borghi vive nella campagna romana dove coltiva, cucina e riceve amici.
Insieme a piante, pomodorini e fiori ciò che coltiva è una grande passione per la cucina. Ex ristoratrice mai pentita, ha collaborato con le sue ricette con la rivista Il Salvagente e scrive on line su GiampaTv, portale dell’autore televisivo Giampaolo Trombetti, all’interno del quale cura la rubrica Leda in cucina. Nel 2016 è uscito il suo libro Ricette di una ragazza perbene, non un manuale di istruzioni per la cucina, ma un percorso della memoria. Che si tratti di un incontro occasionale, da cui nasce una reciproca conoscenza, o degli affetti familiari, Leda Borghi sintetizza tradizione e rivisitazioni culinarie strizzando l’occhio alla convivialità e all’incontro con l’altro.

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