Nella mattina di lunedì 25 agosto, nella sala consiliare di Palazzo dei Priori, è stato presentato il programma della 31ma edizione della rassegna cinematografica Immagini dal Sud del Mondo, organizzata da AUCS in collaborazione con Arci e con il supporto del Comune di Viterbo, che da mercoledì 27 a domenica 31 agosto, in piazza della Polveriera nel quartiere storico di Pianoscarano, propone cinque pellicole di spessore che affrontano temi centrali per la contemporaneità.
“Il cinema nasce con i fratelli Lumière come fenomeno da baraccone per stupire lo spettatore – osserva il vicesindaco e assessore alla Capitale europea della Cultura Alfonso Antoniozzi -, poi nel corso del ‘900 si è trasformato in ciò che l’Opera era stata nell’Ottocento, ossia un mezzo per raccontare la società, come ha fatto il Neorealismo durante la Seconda guerra mondiale e nel dopoguerra, che ha fatto conoscere la realtà italiana in tutto il mondo. Oggi, purtroppo, c’è di nuovo un’involuzione e una regressione verso l’effetto speciale a discapito della qualità. Da qui l’importanza delle rassegne intelligenti come Immagini dal Sud del Mondo che, non a caso, per il terzo anno consecutivo si colloca al primo posto della graduatoria delle proposte culturali finanziate dal bando del Comune di Viterbo”.
Di struggente attualità “No Other Land”, primo docufilm in programma, diretto e prodotto da un collettivo israelo-palestinese composto da Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor e Hamdan Ballal e premiato con l’Oscar, che racconta gli sforzi alcuni attivisti palestinesi di opporsi alla distruzione del loro villaggio natale di Masafer Yatta, in Cisgiordania, da parte delle forze di difesa israeliane per costruirci una zona d’addestramento militare.
“Come indicato dal bando, abbiamo destinato attenzione prevalentemente al cinema europeo – spiega Sandra Gasbarri, presidente di AUCS -, l’unica eccezione è stata fatta per ‘No Other Land’, perché la Palestina si affaccia sul Mediterraneo, il nostro stesso mare e in questo terribile momento storico merita tutta l’attenzione possibile. Oltretutto, la nostra associazione per 15 anni ha operato in Cisgiordania con progetti per rendere coltivabili terreni che non lo erano più e metterli a disposizione dei palestinesi a cui erano stati rubati i propri dai coloni. Del resto, migrazioni e confini sono il fulcro della rassegna, che in questa edizione dà spazio anche a temi quali la nascita di partiti di matrice neofascista, la rivoluzione iraniana e l’amore fra due persone problematiche”.
Gli altri quattro film in cartellone sono: “La Storia di Souleymane” di Boris Lojkine, che racconta di un giovane immigrato guineano che lavora come rider a Parigi (giovedì 28 agosto); “Noi e loro” delle sorelle francesi Delphine e Muriel Coulin, che affronta il tema dell’attrazione per l’estremismo di destra e le dinamiche familiari attraverso la storia di un padre single e dei suoi due figli molto diversi tra loro (venerdì 29 agosto); “Il seme del Fico Sacro” di Mohammad Rasoulof, un poliziesco incentrato sulle proteste popolari a Teheran (sabato 30 agosto); e infine “Foglie al vento” di Aki Kaurismäki che mette a fuoco l’incontro tra due solitudini (domenica 31 agosto).
“L’obiettivo della rassegna è unire tematiche sociali al cinema di qualità – spiega Letizia Lucangeli, direttrice artistica di ISM -, dando risalto a una programmazione non commerciale e attuando una proposta che, almeno in parte, riesca a colmare l’assenza di sale cinematografiche a Viterbo, luoghi di cui si sente davvero tanto la mancanza”.
Immagini dal Sud del Mondo rientra anche nell’elenco degli oltre 150 progetti del Manifesto dei Festival promosso da Arci e Ucca, che aderiscono a V4P – Venice for Palestine, appello sottoscritto da centinaia di artisti e intellettuali per esprimere ferma condanna al genocidio in atto a Gaza.
“Il Manifesto dei Festival nasce per creare spazi dove il contenuto culturale si fa pensiero e ragionamento sul mondo – concludono Marco Trulli, responsabile della cultura di Arci nazionale e Cipriana Contu, presidente di Arci Viterbo -. E ISM è perfettamente in continuità con l’impegno che l’associazione svolge a livello nazionale e in ambito locale, sia in città sia in provincia, occupandosi dell’accoglienza ai migranti e del contrasto a ogni forma di razzismo, violenza di genere ed emarginazione sociale”.
Oltre alle proiezioni, che inizieranno tutte alle ore 21.00, sono previsti due eventi concomitanti alla rassegna: “Be my voice. Un diario per Gaza”, mostra di Marcella Brancaforte, che verrà inaugurata mercoledì 27 alle ore 18.00 a circolo Arci “Il Cosmonauta” con un collegamento da Gaza con il giornalista Hassan Salmi; e il talk con il giornalista Valerio Renzi sul suo nuovo libro Le Radici Profonde, previsto venerdì 29 alle ore 18.00, in piazza della Polveriera. In caso di maltempo, gli eventi all’aperto si terranno all’Auditorium Unitus, nel complesso di Santa Maria in Gradi.

Per consultare il programma e acquistare i biglietti: www.ismcinema.it

























