Unitus, le vecchie cassette postali rinascono al Disucom

di Rossella Cravero

File di cassetti aperti per riempirsi di nuova vita. Uno spazio inutilizzato torna a risplendere nel Dipartimento Disucom dell’università degli Studi di Viterbo: le vecchie cassette postali dei docenti restaurate e lucidate ospitano l’installazione “A prescindere”, a cura del fotografo contemporaneo Francesco Galli.

Uno spazio rivitalizzato per accogliere immagini, oggetti, testi, destinati a comunicare a studenti, docenti, personale e pubblico. L’immagine riesce così a costruire ponti tra il passato, il presente e il futuro.

La prima installazione “A prescindere” mette al centro dell’attenzione e in vetrina nelle “scatole visuali” il medium libro, presentando il nuovissimo catalogo editoriale della Ponti di paradosso edizioni, con le singolari copertine di oltre 50 volumi. La copertina è immagine testo, storia e multimedialità, tangibilità cartacea e creazione plausibile, immaginazione, falsificazione e simulazione.

Francesco Galli ha raccontato come partendo dalla passione per la fotografia degli oggetti è nata quest’idea di creare foto che avessero la corporeità dell’oggetto.

Lo spazio è stato inaugurato alla presenza del Rettore Stefano Ubertini e del direttore del Dipartimento, Giovanni Fiorentino. Uno spazio espositivo che ha dato la possibilità al Rettore di ribadire l’importanza di tornare a vivere l’università in presenza.

 

Il saluto del Rettore 

La presentazione 

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