Un “piacevole” caffè con Alda Merini, la presentazione del libro di Margherita Caravello a Vitorchiano

Caffè con Alda Merini"la presentazione del libro di Margherita Caravello a Vitorchiano

La sala consiliare gremita del Comune di Vitorchiano, nonostante fuori il paese ridondasse di voci, odori, creatività, vita festosa per celebrare l’evento Peperino in fiore. In platea anche il primo cittadino, Ruggero Grassotti. Nella sua introduzione, la relatrice e professoressa Paola Maruzzi ha esordito concretizzando la parafrasi del titolo del libro: “Un piacevole Caffè con Alda Merini: l’inizio della storia. Mi piacerebbe, in questo incontro, immaginare di prendere un caffè virtuale con Alda Merini”. E cosi è stato. Due poltrone al centro, al suo fianco l’autrice Margherita Caravello, che ha studiato in questo suo libro prima di tutto la Alda Merini persona, facendone un prezioso lavoro di ricerca sulla sua storia, incontrandone i personaggi che l’hanno conosciuta nella sua Milano dei Navigli, compresa la figlia Barbara Carniti. In un pomeriggio inoltrato di vera estate, ci consegna un’Alda Merini inedita, giovanissima, prima che diventasse universalmente celebrata. Un viaggio nella costruzione dell’identità di una piccola ape furibonda bambina, adolescente e poi donna, eroicamente libera. Uno svelarsi della poetessa scrittrice che ha pure saputo rappresentare il teatro nella declinazione della sua personalità. Una donna emancipata che non ha sprecato il dolore che ha attraversato la sua vita, utilizzando ogni aspetto di sé come risorsa. Passi di vita cadenzati, raccontati dalla scrittrice con aneddoti e particolari, cadenzati dalla bravura della lettrice Syvia Milton e dai sottofondi delle musiche dal vivo di Andrea Abbadia (sax baritono) e Lorenzo Francioli (tastiere). Un incontro delicato, che ha reso al pubblico presente un percorso di costruzione dell’identità di una poetessa tanto amata, oggi non più divisiva, che soprattutto alle donne consegna un grande esempio di coraggio, determinazione e libertà di pensiero, una scrittrice di talento che mai ha rinunciato a essere se stessa e che è riuscita con i suoi scritti e le sue testimonianze a farne dei fari di luce. “Io mi sento confusa perché purtroppo sono orrendamente felice. Così felice da lasciarmi cadere nelle vostre mani”.

Margherita Caravello ha  saputo costruire la cornice migliore in una opera d’arte di grande pregio. Un caffè con Alda Merini continua la storia in teatro, a Viterbo, al San Leonardo, il 13 ottobre prossimo. (S.G.)

 

 

Il libro: Un caffè con Alda Merini: l’inizio della storia di Margherita Caravello è prenotabile nelle librerie del territorio e aquistabile su Amazon.

In occasione dell’evento di Vitorchiano una percentuale del ricavato del libro è stato devoluto al Centro Antiviolenza Penelope dell’associazione Kyanos, la cui presidente Marta Nori, a conclusione del suo intervento di saluto ai presenti, ha ribadito il significato dei centri antiviolenza come strumento prioritario per prevenire e contrastare la violenza di genere nei territori di appartenenza.

 

 

 

 

 

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