Un campo estivo a Pratogardino “Lucio Battisti”. Un esempio di progettualità integrata vincente

di Laura Pasquini

Un progetto mosso dall’esperienza di vita di una mamma  che ha funzionato dando una risposta concreta alle famiglie con figli disabili: la messa in luce lo scorso anno  di una co-progettazione tra l’assessorato alle politiche sociali, il servizio materno infantile della Asl, la Prefettura e la onlus Amici di Galiana, utile a garantire assistenza nei mesi estivi alle famiglie con minori affetti da gravi disabilità, utilizzando come location il parco polmone verde della città di Viterbo. Un campo estivo a Pratogiardino “Lucio Battisti” che ha coinvolto 11 bambini disabili, dai 3 ai 16 anniper l’intera mattinata per tutto il mese di agosto dell’anno scorso. Un esempio di progettualità integrata che ha funzionato efficacemente dando una risposta importante alle famiglie con figli disabili.

La presentazione del progetto è avvenuta questo lunedi 10 febbraio di pomeriggio a Palazzo dei Priori nella sala del consiglio comunale. Insieme ad Alessia Galatà,  la mamma coraggio che scrivendo una lettera al Presidente della Repubblica, ha attivato quella rete che ha coinvolto le istituzioni partner , il sindaco Giovanni Arena, l’assessore alle politiche sociali Antonella Sberna, la direttrice sanitaria della Asl Viterbo Antonella Proietti, la presidente dell’associazione Amici di Galiana Graziella Fiorucci, il vice prefetto Claudio Fusco e Paolo Conti del servizio sociale del comune di Viterbo, il prof. Marcelli direttore di Neuropsichiatria infantile di Belcolle, Davide Pezzato e il gruppo dei volontari del Servizio Civile

Proprio la presidente Fiorucci promotrice dell’ idea progettuale sperimentale ha tenuto ad evidenziare che la Tuscia è all’avanguardia sul territorio nazionale nell’integrazione e aiuto alle famiglie. E questo ci fa onore.

“Questo progetto di integrazione in armonia è diventato subito una gran bella realtà, ora che la formula è collaudata, potremo fare tante altre cose”, dichiara il Sindaco Arena , che esprime la volontà di rendere istituzionale nei prossimi anni questo importante aiuto alle famiglie durante i mesi estivi.

Sono state  ascoltate le voci di chi è testimone diretto di una esperienza dolorosa che non può essere lasciata  indietro. La sensibilità di un assessore  alle Politiche Sociali donna e giovane mamma come Antonella Sberna, costituisce la sponda giusta per arrivare a raggiungere altri  obiettivi.“Istituire un servizio non è mai semplice” ha affermato l’assessore -mi auguro che da questo che abbiamo lanciato quest’ anno, che è solo ancora un germoglio, possa nascere una pianificazione generale per offrire durante  tutto l’anno, qualche momento di sollievo in più alle famiglie, proprio perché a promuoverlo, ci sono anche i servizi sociali, che, oltre alla parte riabilitativa, permettono a questi ragazzi di passare del tempo, non solo guardandoli, ma anche di sviluppare secondo le loro possibilità, in modo diversificato, le loro capacità”.

Queste sono le cose buone che le istituzioni possono creare insieme alla città; Alessia Brunetti  presidente dell’associazione Oltre Noi di Viterbo ha sottolineato l’importanza  di utilizzare i fondi anche per affiancare le persone con disabilità nell’inserimento dei centri estivi  per creare ancora di più una vera inclusione, affinché  i luoghi della città siano veramente di tutti e per tutti.

“L’intervento deve essere concepito come un abito su misura, modellato sulla persona, personalizzato”  afferma Antonella Proietti “il primo investimento è proprio culturale, con la collaborazione soprattutto delle famiglie, quindi valutare di volta in volta tutte le possibilità, anche quella di inserire un bambino in un grest.”

“Sul territorio della Tuscia come specificato da  Graziella Fiorucci,siamo all’avanguardia, stiamo realizzando realtà che, sul resto del territorio della Regione, ma anche nazionale, NON esistono, non esiste questa sensibilità.

Quello sollecitato stamani è di ripetere il progetto  la prossima estate migliorandolo nella sua efficacia,con maggiori spazi  e un periodo più ampio.

Il progetto Pratogiardino può concedere ai più fragili la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su una base di eguaglianza con gli altri.

 

 

 

 

  

  

 

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