Tuscania, riaprono la Necropoli etrusca della Peschiera e la Necropoli di Pian di Mola

Necropoli di Pian di Mola

Riaprono le aree archeologiche di Tuscania dopo molti anni di abbandono attendendo la nascita del Parco Archeologico. Solo grazie all’infinita tenacia dei moltissimi volontari del Gruppo Archeologico Città di Tuscania, coordinati e diretti dal dott. Alessandro Tizi, in costante sinergia con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, la Provincia di Viterbo e il Comune di Tuscania. Un lavoro incessante che ha condotto dopo oltre tre anni di lavori e interventi di manutenzione straordinaria all’apertura di ben due aree archeologiche, la Necropoli etrusca della Peschiera con la splendida Tomba a Dado e la Necropoli di Pian di Mola (nella foto). Saranno aperte per ora nei giorni festivi e prefestivi, con visite dalle ore 9.30 alle 18.30, su prenotazione alla mail: gruppo.archeologico.tuscania@gmail.com.

“Un risultato straordinario che segna la ripartenza di Tuscania – commenta il direttore Alessandro Tizi – un motivo per guardare con molta più serenità alla stagione estiva, in cui sarà possibile fruire di una parte consistente del nostro patrimonio archeologico e naturalistico. Continueranno, inoltre, i lavori di manutenzione straordinaria e presto realizzeremo, si spera con il contributo dei molteplici attori pubblici del territorio, il percorso di fondovalle nel Maschiolo, che collegherà finalmente le necropoli settentrionali, e riaprirà anche l’area archeologica della Civita sul colle di San Pietro. Un programma di grande partecipazione pubblica, che unisce la comunità di Tuscania, con l’aiuto delle istituzioni, nell’ottica di valorizzare a pieno il nostro patrimonio culturale. Mi sento di esprimere i miei ringraziamenti a tutti i volontari, che Tuscania deve osservare con orgoglio, perché stanno realizzando qualcosa di unico. Non ci poniamo limiti e il nostro scopo è chiaro: istituire finalmente un Parco Archeologico a Tuscania, con la partecipazione delle università e dei poli di ricerca, affinché si affianchi alla valorizzazione la ripresa delle attività di studio e di tutela. Abbiamo un’ottima collaborazione con l’amministrazione comunale – conclude il direttore Tizi – che sono certo contribuirà anche economicamente al rilancio del turismo archeologico nella nostra città”.

 

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