Turismo, Lazio è la prima Regione in Italia con +5% di introiti

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“Con oltre 18 milioni di visitatori e un guadagno di circa 58 milioni di euro, il Lazio resta la regione con la maggiore affluenza turistica in Italia. Il tutto con un incremento di quasi il 5% degli introiti”. A dichiararlo è Riccardo Valentini, Vice capogruppo del Pd al Consiglio regionale del Lazio.

È quanto emerge dal Rapporto 2015 di FareAmbiente sullo stato dei Beni Culturali in Italia presentato a Roma. Il dossier, curato dall’avvocato Francesco Della Corte, membro dell’esecutivo nazionale dell’associazione, e dalla professoressa Anna Zollo, analizza i punti di forza, le potenzialità e le criticità del sistema museale italiano prendendo spunto dai dati forniti dal Ministero dei beni culturali e da un’indagine effettuata su un campione di 1700 visitatori, italiani e stranieri, che hanno lasciato la loro e-mail nelle biglietterie dei musei. Ai turisti, nel periodo compreso tra l’ottobre del 2014 e il marzo 2015, è stato poi somministrato un questionario contenente domande specifiche sulle strutture appena viste.

“Un dato importante – prosegue Valentini – che conferma quanto il nostro patrimonio culturale rappresenti un vero e proprio volano per l’economia dei territori. La risorsa su cui puntare, in sinergia con la ricchezza, la qualità e l’eccellenza della produzione agricola ed enogastronomica della nostra regione. Un risultato – sottolinea Riccardo Valentini – che, sono sicuro, avrà un ulteriore slancio durante tutto il 2015 grazie ad Expo e ai turisti che, diretti a Milano, passeranno per la nostra terra”.

Nel 2014 – si legge nel Rapporto di FareAmbiente – i visitatori dei musei italiani sono stati 40.287.393 con un aumento di 2.355.687 di presenze, pari al 6,2%, rispetto al 201,3 per un introito totale di 134.860.105 euro, 8.784.486 in più (+7%) rispetto all’anno precedente. Gli ingressi gratuiti invece sono stati 21.346.214, (+5%) per un totale di 987.067 visitatori. I mesi di maggior incasso sono stati agosto, settembre e dicembre. Il rapporto si conclude con la proposta di valorizzare il cosiddetto “ghost tourism” che nel mondo ha molti seguaci. Consiste nel visitare paesi abbandonati detti quindi fantasmi. Il termine è stato coniato dal giornalista svedese Jan-Olof Bengtsson durante una visita alla città di Varosha a Cipro. I paesi fantasma in Italia sono circa un migliaio, ma salgono a 6mila se si contano stazzi e alpeggi. In Spagna ne sono stati censiti circa 4.500. Negli Stati Uniti se ne contano invece fino a 15mila.

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