Task force tra Comune di Viterbo e Guardia di Finanza sui fondi del Pnrr

di Luciano Costantini

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PNRR, ovvero acronimo che sta per Piano Nazionale Ripresa e Resilienza. Che vuol dire, sostanzialmente, tanti soldi messi a disposizione (ma non a titolo gratuito) dall’Unione Europea per la rinascita del continente dopo i disastri del Covid. Risorse che fanno gola anche alla criminalità, più o meno organizzata. Da qui la nascita di una vera e propria task-force tra amministrazione comunale di Viterbo e Guardia di Finanza, che dovrà controllare, ma soprattutto prevenire il verosimile asssalto alla cassaforte Pnrr. A Palazzo dei Priori la sindaca, Chiara Frontini, e il comandante provinciale Gdf, Carlo Pasquali, sottoscrivono il protocollo d’intesa “per il monitoraggio e il controllo delle misure di sostegno economico, di finanziamento e di investimento previsto dal PNRR”. Sul piatto ci sono quasi cento milioni di euro: 66 già nelle casse del Comune, 17 in arrivo; altri saranno messi a disposizione per enti e realtà locali. I progetti già finanziati sono almeno sedici, metà per il settore urbanistica e metà per i lavori pubblici, assegnati quasi tutti a imprese della Tuscia. “Per noi – sottolinea la sindaca – è motivo di orgoglio aver già messo in gara il 60% dei lavori progettati, rispetto al 20% in media dei Comuni italiani. Adesso, insieme alla Guardia di Finanza, ci impegneremo per controllare come, da chi e dove i fondi europei saranno utilizzati, evitando possibili e rischiose deviazioni. E’ una battaglia di legalità e di prevenzione”. Proprio sulla prevenzione insiste il colonnello Pasquali: “Abbiamo avuto l’imput di intervenire con questa logica del tutto nuova: prevenire piuttosto che bloccare l’opera quando è già in fase di avanzamento, con il conseguente fermo e la perdita delle risorse stanziate. Insomma, prima andremo a verificare i requisiti dell’imprenditore e in seconda battuta la congruità del progetto. E’ uno spirito diverso rispetto al passato nella lotta all’illegalità”. Una battaglia che Comune e Gdf hanno deciso di combattere insieme, supportati dagli organi di controllo interni tradizionali, come la Prefettura (“Puntiamo ad una coralità dei sistemi di controllo”, precisa Andrea Caputo), l’Arma dei Carabinieri, la Polizia. Un’attività basata su un costante e dettagliato scambio di informazioni che la task-force sarà chiamata ad elaborare con l’ausilio tecnico di un team specializzato che potrà essere integrato da figure formate dall’Università della Tuscia. La presenza nella sala d’Ercole dei rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria intende rendere testimonianza di un’alleanza strategica chiamata a garantire la regolare erogazione delle risorse e la loro virtuosa destinazione.

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