Susanna Di Pietra, interprete lingua dei segni Protezione Civile

– “ Con il linguaggio dei segni do voce ai 70mila sordi presenti in Italia”. Da 12 anni, lavora come Assistente alla Comunicazione.Chiamata d’urgenza il 25 febbraio da Presidente dell’Ente Nazionale Sordi, Giuseppe Petrucci, per assistere la rituale conferenza stampa giornaliera del commissario Angelo Borrelli, Susanna Di Pietra è sicuramente uno dei volti nuovi di questa fase emergenziale. Susanna Di Pietra, interprete LIS nelle conferenze della Protezione Civile, racconta all’Associazione SuperAbile Viterbo la sua particolare attività di traduttrice del bollettino giornaliero.
Nata da genitori sordi, “bilingue”- come orgogliosamente tiene a precisare – la 32enne romana – balzata alle cronache nazionali per le traduzioni quotidiane nella sede della Protezione Civile – ha accolto con favore ed entusiasmo di incontrare l’associazione del Presidente Alfredo Boldorini.
“Da dodici anni lavoro come assistente alla comunicazione e interprete LIS – ricorda Susanna –. Sono iscritta al corso di laurea in Scienze della formazione primaria. Essendo nata da genitori sordi ho subito avuto a che fare con la lingua dei segni, ma con l’aiuto dei miei nonni, tutti udenti, mi sono esposta da subito anche all’italiano. Sono di fatto una bilingue, una che però si sente al 50% sorda e al 50% udente, dipende dal contesto in cui mi trovo ad operare. La mia presenza alla Protezione civile? Il 25 febbraio, su richiesta del presidente ENS Giuseppe Petrucci, ho iniziato il mio ciclo come interprete LIS. E’ un’esperienza fantastica sia sotto il profilo personale ma soprattutto sotto quello sociale: il fatto di poter veicolare le informazioni così vitali ad una fascia di persone, tra l’altro considerevole e per di più anziane, mi riempie di gioia. Auspico, anche perché ormai è davvero indifferibile – conclude Susanna Di Pietra – che appena possibile venga riconosciuta ufficialmente la Lingua Italiana dei Segni”.

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