Summer School, Pieve Tesino, Centro Studi Alpino dell’Università della Tuscia

Un’esperienza formativa sui rapporti tra Materialità e Immaterialità della fotografia della Società Italiana per lo studio della fotografia:“L’oggetto fotografico, tra materialità e immaterialità.Forme, modi e visioni della fotografia nel terzo millennio”.
Ha aperto l’evento Antonio Biasiucci, uno dei maestri della fotografia italiana riconosciuti nel mondo intero, chiuderà David Bate, profondo conoscitore del medium fotografico, analista dei complessi rapporti tra arte e fotografia. Partita lunedì 29 luglio la Summer School 2019 dedicata alla cultura fotografica nel Centro Studi Alpino dell’Università della Tuscia di Pieve Tesino. La settimana di formazione estiva voluta dalla Società Italiana per lo Studio della Fotografia in collaborazione con i dipartimenti Disucom dell’Università della Tuscia, Sagas dell’Università di Firenze, di Beni Culturali dell’Università di Bologna (sede di Ravenna) e con il contributo di ISIAURBINO, rinnova il suo impegno per alimentare uno spazio di formazione interdisciplinare e innovativo che pone in Italia la fotografia al centro di un’ampia rete culturale. Giovanni Fiorentino, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, della Comunicazione e del Turismo e presidente dell’associazione che da oltre dieci anni promuove una rete di studiosi per la cultura e la ricerca sulla fotografia in Italia, ricorda come tale esperienza, del tutto inedita in Italia, abbia raggiunto il suo quinto anno con un bilancio estremamente positivo: “Quest’anno al centro della formazione residenziale che si terrà nella sede dell’Universita della Tuscia, nella conca del Tesino, vicino Trento, verranno poste le relazioni tra materialità e immaterialità nell’oggetto fotografico nella transizione digitali, con le diverse realtà culturali, professionali e progettuali che insistono sull’esperienza nelle sue diverse forme”.
La Summer School coinvolge una ventina di studenti provenienti da tutte le regioni d’Italia, presentando storie, progetti e professionalità che intervengono nel rapporto tra fotografia, arte, beni culturali: dal critico d’arte al curatore, dal ricercatore al collezionista, dal fotografo all’editore. Il progetto di formazione, che coinvolge figure di docenti che appartengono a mondi professionali anche molto differenti tra loro, vuole essere un’opportunità nuova e sperimentale nello scenario formativo italiano, offrendo l’occasione di conoscere da vicino la complessità del “backstage” di un territorio espressivo e professionale indispensabile per coloro che pensano di operare nel campo eterogeneo dell’ arte fotografica.

Photo credits: Michele Freppaz

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