Spaghetti di magro della Vigilia li propone Leda

Semplice ma preziosa, la cena della vigilia sarà rigorosamente di magro e come vuole la tradizione, in tal caso non necessariamente a base di pesce, semplicemente con delle alici contornate da singoli ingredienti che danno forza ai sapori, come i capperi, le olive e quel pizzico di peperoncino che fa sempre la differenza.l mio piatto è il primo piatto tipico di una  vigilia di Natale, che ben si presta ad un clima essenziale senza sprechi.

Ingredienti per 4 persone:

360 grammi di spaghettoni di Gragnano
40 grammi di capperi sotto sale
12 filetti di acciughe sott’olio
15 pomodori secchi sott’olio
120 grammi di olive taggiasche
mezzo cucchiaino scarso di fiori di finocchietto selvatico
peperoncino (a piacere)
3 spicchi d’aglio
6 cucchiai di olio evo

Procedimento

Denocciolare le olive, tagliare a striscioline i pomodori e dissalare i capperi.
Porre l’olio in una padella con gli spicchi d’aglio pelati. Toglierli una volta dorati.
Inserire ora i filetti di acciughe e farli sciogliere a fuoco bassissimo.
Una volta sciolti, aggiungere tutti gli altri ingredienti e qualche cucchiaiata d’acqua.
Lasciar cuocere un paio di minuti e condire la pasta al dente, avendo cura di lessarla con poco sale, considerando la sapidità del sugo.

Un accattivante sapore accompagnerà il piatto fin sulla tavola ristretta ma ben disposta alla celebrazione di una vigilia, in cui i sapori ritrovati mettono tutti di buonumore.

Buon appetito.Buon Natale Up.

 

*Leda Borghi vive nella campagna romana dove coltiva, cucina e riceve amici.
Insieme a piante, pomodorini e fiori ciò che coltiva è una grande passione per la cucina. Ex ristoratrice mai pentita, ha collaborato con le sue ricette con la rivista Il Salvagente e scrive on line su GiampaTv, portale dell’autore televisivo Giampaolo Trombetti, all’interno del quale cura la rubrica Leda in cucina. Nel 2016 è uscito il suo libro Ricette di una ragazza perbene, non un manuale di istruzioni per la cucina, ma un percorso della memoria. Che si tratti di un incontro occasionale, da cui nasce una reciproca conoscenza, o degli affetti familiari, Leda Borghi sintetizza tradizione e rivisitazioni culinarie strizzando l’occhio alla convivialità e all’incontro con l’altro.

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