Spaghetti con dentice e zenzero, la ricetta di Leda

di Leda Borghi*

E’ sicuramente un piatto Last Minute perché è velocissimo e facilissimo da preparare e non richiede ingredienti particolari: fiori di finocchietto selvatico e lo zenzero preferibilmente fresco.Ve lo consiglio davvero:
Da non  sottovalutare il fatto che l’ingrediente fondamentale è proprio lo zenzero, che fa molto bene alla nostra salute.

 

Spaghetti con dentice e zenzero

Ingredienti
400 grammi di spaghetti
2 filetti di dentice del peso totale di 400 grammi circa
qualche pizzico di fiori di finocchietto selvatico
1 limone biologico
1 pezzo di radice di zenzero di 3 cm circa
1 piccolo spicchio d’aglio
peperoncino (opzionale)
1 tazzina da caffè di vino bianco secco
5 cucchiai di olio evo
sale, pepe bianco

Procedimento
Porre l’olio e l’aglio grattugiato in una padella. Far cuocere l’aglio a fiamma bassissima, senza farlo colorire. Aggiungere o filetti di pesce e poco dopo il vino. Una volta sfumato quest’ultimo aggiungere il finocchietto, il sale, il pepe e con una forchetta rompere i filetti, ormai cotti, riducendoli in piccoli pezzi. Grattugiare ora sul pesce la buccia di mezzo limone e la radice di zenzero, mescolare accuratamente e spegnere il fuoco. Condire gli spaghetti al dente con la salsa ottenuta, aggiungere qualche fogliolina di prezzemolo tritato e, per chi lo gradisca, anche del pecorino grattugiato.

Buon appetito a tutti .

*Leda Borghi vive nella campagna romana dove coltiva, cucina e riceve amici.
Insieme a piante, pomodorini e fiori ciò che coltiva è una grande passione per la cucina. Ex ristoratrice mai pentita, ha collaborato con le sue ricette con la rivista Il Salvagente e scrive on line su GiampaTv, portale dell’autore televisivo Giampaolo Trombetti, all’interno del quale cura la rubrica Leda in cucina. Nel 2016 è uscito il suo libro Ricette di una ragazza perbene, non un manuale di istruzioni per la cucina, ma un percorso della memoria. Che si tratti di un incontro occasionale, da cui nasce una reciproca conoscenza, o degli affetti familiari, Leda Borghi sintetizza tradizione e rivisitazioni culinarie strizzando l’occhio alla convivialità e all’incontro con l’altro.

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