Al via Selvatico Fest, tre giorni – dal 19 al 21 settembre 2025 – in cui il paese di Farnese, nell’Alta Tuscia viterbese, e la Selva del Lamone si animeranno con cinema, talk, laboratori ed escursioni. Un festival gratuito e accessibile a tutte e tutti, dedicato alle aree interne, al paesaggio, alla pastorizia e al turismo sostenibile.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Universitaria per la Cooperazione e lo Sviluppo APS, dal Comune di Farnese e dalla Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone, in collaborazione con ARCI Viterbo, nell’ambito del progetto Lamone Ecolab, finanziato da ActionAid attraverso il Bando RISE.
Il festival nasce da un percorso pluriennale di progettazione condivisa tra AUCS, il Comune di Farnese e la Riserva Naturale. Tre giornate pensate come uno spazio aperto di confronto e immaginazione collettiva, nel cuore dell’area interna dell’antica Città di Castro.
Al centro del festival c’è il cinema, con la proiezione di tre film: Pasturismo e Nessun posto al mondo, due documentari italiani, e No Other Land, produzione palestinese e norvegese vincitrice del Premio Oscar 2025.
Il paesaggio è il tema cardine di Selvatico Fest, inteso non come una semplice cartolina da osservare, ma come un ecosistema vivo, da praticare, rigenerare e proteggere dalle logiche speculative che investono le aree rurali.

Durante il festival si affronteranno temi come la pastorizia intesa come pratica ecologica e culturale, il turismo lento e rigenerativo, la residenzialità diffusa, le pratiche comunitarie di gestione del territorio e le dinamiche estrattiviste che modificano profondamente l’ambiente.
Sandra Gasbarri, presidente di AUCS dichiara: “La nostra associazione è impegnata da anni in progetti di sviluppo rurale e nelle aree interne e marginali. Insieme al Comune di Farnese e alla Riserva Naturale Selva del Lamone, grazie al progetto EcoLamone, abbiamo lavorato a fianco della comunità per realizzare un piano triennale di sviluppo condiviso e promosso varie formazioni. Il festival Selvatico rappresenta per noi un’importante occasione per discutere collettivamente i temi centrali del nostro progetto, che riguardano il paesaggio, la pastorizia e il turismo sostenibile. L’interrogativo centrale che ci poniamo è relativo alle forme di sviluppo locale, che coinvolgano le comunità locali anziché opporvisi, come spesso accade nella progettazione delle grandi opere della transizione energetica”.
Il Sindaco di Farnese, Giuseppe Ciucci, commenta così l’imminente avvio della manifestazione: “Farnese si prepara a vivere l’emozione del Selvatico Fest! Un festival che celebra la natura, le tradizioni e i sapori autentici del nostro territorio. Colline, boschi e borghi si trasformano in palcoscenico di musica, cultura, enogastronomia e attività all’aperto, per offrire ai visitatori esperienze indimenticabili. Il Selvatico Fest è molto più di un evento: è un invito a scoprire il nostro territorio in modo responsabile, a rispettare la natura e a valorizzare ciò che rende unica la nostra comunità. Ringrazio gli organizzatori, i volontari e tutte le associazioni che hanno reso possibile questa manifestazione, contribuendo a far crescere il senso di appartenenza e la voglia di vivere Farnese in modo autentico. Vi invito a partecipare, a lasciarvi sorprendere e a celebrare insieme la bellezza, i sapori e la vitalità del nostro territorio. Farnese vi aspetta!”.
Il Direttore della Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone, Pierluca Gaglioppa, sottolinea l’importanza del coinvolgimento del territorio: “Sta per iniziare questo Selvatico Fest, organizzato attorno e col territorio. Come direzione della Riserva Naturale abbiamo lavorato da subito al coinvolgimento delle persone, della comunità locale. Dal Piano del Parco ad oggi abbiamo lavorato sui temi emersi. Oggi col festival proponiamo discussioni e approfondimenti su temi scelti dalla comunità: turismo, paesaggio, pastorizia. Partecipare significa contribuire alla crescita, conservazione e valorizzazione del paesaggio, del territorio e del sistema economico e sociale. Ribaltiamo il destino della nostra area interna e marginale. Nessuno si salva da solo”.
Il festival sarà l’occasione per mettere in dialogo esperti, attivisti, amministratori, ricercatori, artisti e abitanti delle aree interne, favorendo un confronto tra pratiche locali e visioni nazionali.
Numerosi i partner coinvolti, sia a livello locale che nazionale: Arci Nazionale, AITR – Associazione Italiana Turismo Responsabile, Riabitare l’Italia, Biodistretto Lago di Bolsena, CNR IRET di Porano, D.R.E.AM. Italia, Area Interna dell’Antica Città di Castro, Università degli Studi della Tuscia (dipartimenti DAFNE e DIBAF), Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Viterbo. Partner tecnico: Associazione di Promozione Sociale Farnese e Tuscia Viterbese.
Per informazioni e prenotazioni (necessarie solo per laboratori ed escursioni): +39 327 8789349 – www.aucs.it/festival-selvatico
Il programma
Il programma si aprirà venerdì 19 settembre in Piazza della Rocca a Farnese con l’incontro I cammini e il turismo lento per la valorizzazione delle aree interne, introdotto e moderato da Paolo Piacentini e con Giuseppe Ciucci (Sindaco di Farnese), Maurizio Davolio (AITR), Lucio De Simone (Cammino nelle Terre Mutate), Paola Nacamulli (Progetto Lamone EcoLab), Claudio Lattanzi (Cammino dell’intrepido Larth), Marco D’Aureli (Consorzio Camminatori Indipendenti), Stefano Mecorio (Guide Sentimentali, Sette Città Edizioni). A seguire, la presentazione del libro “In cammino per un nuovo umanesimo” di Paolo Piacentini e la proiezione del documentario “Pasturismo” di Boschilla.
Sabato 20 settembre si aprirà con una passeggiata nella Selva del Lamone a cura di Trekking Tuscia. Alle ore 11:00, presso la sede della Riserva, si terrà il talk Il Futuro del Paesaggio e della Pastorizia: Storie e Pratiche in Evoluzione con la partecipazione di Anna Kauber, regista e paesaggista in dialogo con Tommaso Campedelli (D.R.E.AM.), Daniela Storti (Riabitare l’Italia/ CREA-PB), Federico Varazi (Slow Food Italia), Marco Lauteri (CNR Iret Porano/Biodistretto del Lago di Bolsena), Pierluca Gaglioppa (Riserva Naturale Selva del Lamone), Ludovico Di Biagio (agronomo) e Margherita Autorino (Università di Bari).
Nel pomeriggio, un secondo momento di approfondimento in Piazza della Rocca sarà dedicato all’incontro Per una pratica non estrattiva del paesaggio, introdotto e moderato da Rossano Pazzagli (Università del Molise) con la partecipazione di Gabriele Antoniella (Biodistretto Lago di Bolsena), Famiano Crucianelli (Biodistretto della Via Amerina), Adriana Riccardi (Arci Massa Carrara), Luca Federici (Comitato Ambiente e Salute Tuscia), Massimo Luciani (Ecomuseo Paesaggio Orvietano), Mirco Di Sandro (No Pizzone II), Rossana Giannarini (SNAI Antica città di Castro). In serata, la proiezione del film “Nessun posto al mondo” di Vanina Lappa.
Domenica 21 settembre, il festival si sposterà nella località Roppozzo, all’interno della Selva del Lamone con Culinaria – laboratorio di storie e cucina con l’artista Massimo Ricciardo a cura di Cantieri d’Arte e un laboratorio di stampa botanica per adulti e bambini a cura di Tillafrog. Alle 16:30 si terrà anche una passeggiata guidata nella Selva del Lamone condotta da Pierluca Gaglioppa, direttore della Riserva. La serata si concluderà con la proiezione del documentario “No Other Land” (2024).
Durante il festival saranno proiettate le fotografie di Gianni Mercuri, realizzate all’interno della Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone.
Per informazioni e prenotazioni: +39 327 8789349
Sono partner del Festival: Arci Nazionale, AITR – Associazione Italiana Turismo Responsabile, Riabitare l’Italia, Biodistretto Lago di Bolsena, CNR IRET di Porano, D.R.E.AM. Italia, Area Interna dell’Antica Città di Castro, Università degli Studi della Tuscia (DAFNE e DIBAF), Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Viterbo. Partner tecnico: Associazione di promozione sociale Farnese e Tuscia Viterbese.
Descrizione
Il progetto The CARE – Civil Actors for Rights and Empowerment, cofinanziato dall’Unione Europea e promosso da Fondazione Realizza il Cambiamento e ActionAid International Italia E.T.S. mira a promuovere, proteggere e far rispettare i Diritti e i Valori dell’Unione Europea con un approccio fondato sulla partecipazione dei/delle portatori/trici di diritti e sull’empowerment degli/delle stessi/e nel rivendicare i propri diritti. Il progetto coinvolge 70 realtà attive in tutta Italia, creando così una rete del cambiamento in grado di ascoltare e rispondere ai bisogni specifici e concreti di ogni territorio e comunità.
Scopri di più sul progetto thecare.actionaid.it
Per maggiori informazioni sull’intero progetto The CARE – Ufficio Stampa ActionAid: ufficiostampaactionaid@actionaid.org
Dicitura di non responsabilità
Il contenuto di questa comunicazione rappresenta l’opinione degli autori che ne sono esclusivamente responsabili. Né L’Unione europea né l’EACEA possono ritenersi responsabili per le informazioni che contiene né per l’uso che ne venga fatto. Analogamente non possono ritenersi responsabili ActionAid International Italia E.T.S. e Fondazione Realizza il Cambiamento.























