Scuderie Sallupara, l’assessore Allegrini ha presentato il progetto di rilancio

di Luciano Costantini

Una sfida contenuta in un progetto che si chiama Sallupara: da realizzare in un paio di anni e che una volta ultimato sarà costato più o meno due milioni e mezzo di euro. Tra passato e futuro. Un progetto, per la verità, partito nel 2010 e che per trasformarsi da sogno iniziale in realtà fruibile richiederà uno sforzo notevole e l’impegno di soggetti diversi: dall’amministrazione comunale a istituzioni pubbliche e private, all’ente ecclesiastico. Perché il recupero, il risanamento e la nuova destinazione d’uso sociale del sito, alle spalle della Rocca Albornoz, è soltanto un pezzo della operazione di riqualificazione complessiva della Viterbo che parte da piazza del Teatro e arriva a Prato Giardino passando per lo storico quartiere di San Faustino. L’importanza della sfida e la determinazione a vincerla sono sottolineate in conferenza stampa a palazzo dei Priori dal sindaco Giovanni Arena, dall’assessore ai Lavori Pubblici e al Centro Storico Laura Allegrini, dal responsabile tecnico dello stesso assessorato Massimo Gai e dall’architetto Lorenzo Piacentini che guida il team che ha elaborato il piano della nuova Sallupara, sulle fondamenta di quello che fu un luogo significativo della città: da dependance papale a scuderia, a carcere. E praticamente raso al suolo dai bombardamenti del 1944. Le scuderie di Sallupara, prima liberate dalle macerie diventeranno il fulcro, il cuore pulsante della Trinità e di San Faustino. “Una priorità per questa amministrazione”, insiste Laura Allegrini. Una prova? “Abbiamo speso e spenderemo – puntualizza – 840.000 euro per il rifacimento della piazza centrale, per la piazzetta dinanzi alla chiesa della Trinità, per via Sallupara, per il fontanile pubblico di via Signorelli e la pavimentazione di via Santissima Maria Liberatrice”. Più o meno altrettanti saranno utilizzati esclusivamente per la cosiddetta “funzionalità” delle Scuderie. Molte le slide presentate dall’architetto Piacentini per visualizzare, seppure in chiave virtuale, come diventerà il sito con spazi esteticamente suggestivi e messi a disposizione dei visitatori; uno spazio esterno che offrirà respiro e arricchirà il contesto. Gli interni saranno messi a disposizione per le più svariate attività, dal tempo libero alle più diverse rappresentazioni dell’ingegno umano. Il recupero di Sallupara e, più in generale, di San Faustino rientra in un progetto più ambizioso e davvero suggestivo che interessa un’area molto più vasta. Spiega l’architetto Gai: <Vorremmo collegare Sallupara e la Rocca Albornoz direttamente a Prato Giardino, come era una volta, risanare piazzale Gramsci anche con la messa a dimora di nuovi alberi che vadano a sostituire quelli anziani e ammalati che vi sono ospitati oggi. Poi eliminare il parcheggio di piazza della Rocca costruendone uno sotterraneo. In una parola ridare alla zona entro le mura un aspetto, una vivibilità, infine una dignità, che indubbiamente sono andati a perdere con il trascorrere del tempo”. Le risorse sono cospicue: al momento intorno a 700.000 euro che l’amministrazione comunale si è impegnata a mettere in cassa. Si tratta certamente di un sostanzioso acconto perché altri denari serviranno per trasformare il progetto Sallupara da un sogno di piena estate a una realtà che darebbe nuova linfa vitale alla città.

 

 

L’assessora Laura Allegrini

Il progetto

 

 

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