Riserva del Lamone e Monte Rufeno, la sindaca di Acquapendente Terrosi chiede lumi alla Regioni sul progetto di riforma

La sindaca di Acquapendente Alessandra Terrosi ragguaglia in Consiglio comunale circa la questione riguardante un emendamento approvato dalla Regione Lazio che sostanzialmente accorpa la Riserva Naturale del Lamone con quella di Monte Rufeno e altre zone. “Abbiamo avviato – sottolinea – una discussione con la Regione Lazio e con il sindaco di Farnese. Sia al capo segreteria del Presidente Rocca sia al Presidente del Consiglio regionale abbiamo manifestato la nostra perplessità, soprattutto nelle modalità che ci hanno visto totalmente esclusi da qualsiasi interlocuzione. Ci sarebbero solo queste due aree nel progetto di riforma. Ricordo poi che il Bosco del Sasseto è demanio pubblico, ma proprietà del Comune. Anche per questo avremmo gradito di essere interessati e sentiti preventivamente. Nel fornirlo a tutti i consiglieri ricordo che viene previsto espressamente poi di creare parchi interregionali e ci siamo chiesti perché non perseguire questo fine anche per Noi. Abbiamo poi chiesto espressamente di stralciare l’emendamento e di far sì che sia inserito in un progetto di legge che possa seguire poi l’iter previsto. Abbiamo molte perplessità che generi un risparmio di 15.000 € ad area. Non vorremmo che questo dipenda dal fatto che si vuole accorpare solo per individuare un unico direttore. Ricordo poi che stiamo amministrando con forze del Comune la gestione della Riserva, senza alcun tipo di rimborso. Quindi un solo Direttore per 157.000 € e organismi di gestione e controllo per ulteriori 87.000 €. Mi chiedo dove sia il risparmio. Il Presidente regionale ci ha ascoltato e vedremo se questo produrrà effetti politici nel verso sperato”.

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