Rifiuti M5S Lazio: “Persa occasione per vero cambio di rotta”

Riceviamo e pubblichiamo.

“La trasparenza delle informazioni sul ciclo dei rifiuti è uno strumento indispensabile per i cittadini e per coloro che si occupano di queste tematiche, per conoscere e comprendere il funzionamento di un sistema che rientra tra i servizi pubblici e che pertanto presuppone la limpidezza di tutti i passaggi. Come Movimento 5 Stelle riteniamo fondamentale rendere pubblici e di immediata consultazione i dati relativi ad un ambito che negli ultimi anni è diventato sempre più di maggior interesse ed abbiamo accolto con positività la Proposta di Legge presentata dal consigliere Capriccioli per l’istituzione di una Anagrafe Pubblica di Rifiuti. Abbiamo tuttavia riscontrato, da parte della maggioranza in Aula consiliare, un rifiuto a dare, con questa norma, un vero segnale innovativo ad una regione massacrata dalla problematica dei rifiuti ed una chiusura ad un dibattito che andasse oltre l’approvazione di un atto dovuto. Da qui il nostro voto di astensione ad una legge con la quale ancora una volta si è persa un’occasione”.

Così il gruppo M5S alla Regione Lazio, a proposito della Proposta di Legge discussa oggi dal Consiglio Regionale.

“Stiamo parlando di dati ambientali che sono già accessibili a tutti, senza obbligo di motivazione – ha affermato la consigliera Gaia Pernarella  – ma che necessitano di una richiesta formale per poter essere consultati. Con questa legge, che prevede la creazione di un portale ad hoc, chiunque potrà avere la possibilità di conoscere quali sono gli impianti esistenti, la relativa capacità di smaltimento, le autorizzazioni, tutti dati di fatto già reperibili sul sito della Regione. Peccato però che non si sia voluto dare una svolta pubblicando ad esempio i verbali dei controlli effettuati da ARPA,  possibilità stralciata da emendamenti di Giunta arrivati in aula e spiace constatare che il Consiglio non abbia approvato i nostri emendamenti tesi a rendere pubblici, non solo i dati quantitativi ma anche quelli qualitativi e distinti per tipologia di materiale, stoccaggio e destinazione e divisi per codici CER, essenziali per avere una cornice propedeutica ad una programmazione più attenta e confacente alle peculiarità territoriali e agli impianti di smaltimento e ad un indirizzo mirato degli investimenti. La stessa pubblicazione dei Modelli Unici Ambientali prodotti dai Comuni avrebbe fatto la differenza per avviare un percorso di conoscenza capillare a favore dei cittadini, che avrebbero potuto rendersi conto di come vengono spesi i soldi delle loro Tari, e per responsabilizzare gli enti locali all’adempimento delle proprie funzioni, considerato che il rapporto annuale dell’ISPRA viene redatto sulla base delle informazioni che giungono dai Comuni. In egual modo non si è voluta rendere pubblica l’anagrafica completa dei soggetti che conferiscono in discarica e le quantità conferite da ogni singola azienda, né i dati i relativi alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale o di quegli impianti che trasportano eco-balle al di fuori del territorio nazionale”.

“I nostri emendamenti erano diretti a svecchiare un settore e dare slancio ad una trasparenza ancora maggiore, incidendo sulla responsabilità di chi produce, chi gestisce e chi controlla. Indubbia la bontà della legge, qualche dubbio in più sulla volontà reale della politica, di cambiare paradigma”, conclude Gaia Pernarella.

Ufficio Comunicazione M5S Regione Lazio
XI Legislatura

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