Riconferma di Romoli a Presidente della Provincia di Viterbo, Fraleone (PRC): “Il ‘furto di democrazia’ si aggrava”

Gli amministratori e le amministratici di Rifondazione Comunista, fin dalla trasformazione delle Province (Governo Renzi) in istituzioni di secondo livello, per cui sono espropriati i cittadini del diritto al voto, riservato unicamente ai consiglieri comunali, hanno sempre contestato quello che abbiamo definito come un “furto di democrazia”.
Quest’anno con la riconferma della candidatura di Romoli, unica per questa tornata elettorale e in cui il candidato è sostenuto oltre che da da Forza Italia e Pd anche da Fratelli d’Italia, si aggrava ulteriormente il degrado di un sistema politico, privato ormai di distinzioni nelle scelte sostanziali (diritti sul lavoro, privatizzazioni, scelte energetiche, guerra e quant’altro), tra forze appartenenti a schieramenti che si presentano all’opinione pubblica in alternativa.

Con maggiore convinzione, perciò, negheremo il nostro voto a un inciucio, che allontanerà altro elettorato dal voto, nella percezione che nel gioco bipolare, comunque si voti, non cambia nulla. Un ulteriore danno per la democrazia, denunciato opportunamente anche dal Movimento5Stelle viterbese, che ha invitato anche i suoi amministratori a non partecipare a un voto, definito come un inciucio.

Sarebbe un buon segnale, almeno nel rispetto di un minimo di decenza, se altri amministratori e amministratrici seguissero l’invito ad astenersi dalla finzione di un voto, motivato solo dalla condivisione del potere che ne deriva .
Per quello che riguarda il PRC, domenica 21 dicembre, saremo come sempre sotto la Provincia in via Saffi a manifestare a viso aperto il nostro dissenso.

 

Loredana Fraleone
segretaria provinciale della Fed. di Rifondazione Comunista di Viterbo

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